Dopo due anni gli Hotel Supramonte tornano in uno dei teatri più belli della provincia, che li accolse con un tutto esaurito e una standing ovation finale riservata dal pubblico a chi dimostra di essere un attento esecutore in grado di trasmettere messaggi non solo alle orecchie e ai cervelli, ma anche all'anima. Proprio questa attenzione e dedizione sono stati riportati a chiare lettere in alcuni articoli usciti nel corso del tempo, sia su carta stampata che online.
La Band ha subito delle modifiche e delle aggiunte importanti per creare un sound sempre più fine e completo. Il 13 Gennaio li troverete al teatro con la seguente formazione:
- Luca Cionco (Voce e Chitarra)
- Antonello Pacioni (Chitarre, Mandolino, Bouzouki)
- Massimiliano Pioppi (Pianoforte, Tastiere e Cori)
- M° Serena Di Meo (Violino, Diamonica, Cori)
- Glauco Fantini (Basso, Cori)
- Edoardo Fabbretti (Batteria, Percussioni)
- Con la straordinaria partecipazione del M° Piero Ranucci (Contrabbasso).
Il loro lavoro spazia dagli esordi agli ultimi capolavori del Nostro, cercando di coniugare i verbi passati ai tempi presenti. La band viterbese nasce nel 2013 e subito acquista consensi, suonando in diverse location regionali e non, registrando sempre il tutto esaurito nelle performances live, ormai superata la cifra a due zeri. Le loro due parole d'ordine sono:
Emozione e Passione. La Passione con la quale dedicano gran parte della loro vita per omaggiare Fabrizio de André trasmette a chi è presente forti emozioni, non di rado infatti le persone che seguono lo fanno cantando con gli occhi lucidi.
Si parla quindi di amore in tutte le sue forme; si ripercorre, con l'andare dei versi e delle note, una strada a ritroso verso i meandri della mente del Poeta. Si naviga, metaforicamente, nel mare delle opere cercando di spiegare il senso delle scritture, utilizzando sovente, le stesse parole che il Nostro pronunciava durante i propri concerti.
Li potrete visionare al seguente link:
La loro pagina Facebook:
13 Gennaio 2017, Tuscania, Hotel Supramonte, Omaggio a Fabrizio de André. Storia di una passione.
Il video: