● – FESTA DELLA LAVANDA: UNA PICCOLA PROVENZA NEL CUORE DELLA TUSCIA… - Succede a Tuscania - Toscanella - 2017


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● – FESTA DELLA LAVANDA: UNA PICCOLA PROVENZA NEL CUORE DELLA TUSCIA…

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Fonte: TusciaWeb
 
Olindo Cosimelli produttore di lavanda svela i segreti di questa pianta e ricorda l'appuntamento con la festa che l'1 e 2 luglio colorerà Tuscania
 
Una piccola Provenza nel cuore della Tuscia… Olindo Cosimelli produttore di lavanda definisce così Tuscania che nel fine settimana, l’1 e 2 luglio, si colorerà di viola per la settima edizione della festa dedicata a questa pianta.  
 
Taglia il nastro, sabato mattina sotto l’arco dell’Orologio, il cittadino onorario Osvaldo Bevilacqua. A Torre di lavello invece si riuniranno i produttori del viterbese e per le vie del paese si ascolterà la musica di gruppi folkloristici chiamati a esibirsi. L’amministrazione di Fabio Bartolacci, che già da tempo lavora all’evento, assicura novità “scoppiettanti” per quella che è diventata ormai una tradizione consolidata.
 
Cosimelli racconta: “Abbiamo importato la lavanda qualche anno fa – racconta Olindo Cosimelli – con Renzo Stucchi e Mauro Checcoli, che è il proprietario di San Giusto. Insieme, siamo andati a vedere in Provenza come venivano fatti il trapianto, la piantagione e tutti i prodotti che ne derivano. Da lì, abbiamo deciso anche di fare una festa che non c’era mai stata prima e che è stata accolta con grande entusiasmo. La curiosità della gente è tanta e il turismo ne ha beneficiato. Si sta creando una piccola Provenza nel Viterbese.
 
Crediamo in questa innovazione dell’agricoltura e portiamo avanti la coltivazione, aiutati dal fatto che la lavanda si adatta al clima e a tutti i tipi di terra, quindi anche al nostro, e che cresce dai 200 ai 1800 metri sul livello del mare. I francesi, inoltre, ci hanno indicato le specie che meglio potessero attecchire.
 
La lavanda non ha bisogno di essere irrigata, nel senso che questa operazione avviene naturalmente con le piogge. Quest’anno a causa della siccità, le spighe sono più piccole, i fiori di meno, e lo stelo è più corto. Sicuramente quindi ci sarà una diminuzione della quantità di olio, ma riusciremo comunque a farlo. L’impianto dura intorno a 15 anni, va lavorata la terra ed estirpata l’erba, perché non esistono diserbanti. Tutto viene fatto manualmente.
 
La fioritura va da fine giugno a tutto luglio. Quando non vediamo più api nel campo, che sono ghiottissime di questo nettare, facciamo subito la raccolta per l’olio.  L’idea quindi è nata senza pensarci troppo, ma solo per la volontà di portare una particolarità nella Tuscia”.
 
Il lavoro di Cosimelli va avanti da tempo. Con passione e cura si dedica a far crescere le piante da cui tira fuori diversi prodotti. “Il classico sgranato del fiore per i cassetti e per profumare gli ambienti, poi la cosmetica per il corpo e i prodotti per la casa. Ma è l’olio a rappresentare il vero gioiello, perché ha mille usi. Era la medicina dei frati e gli antichi romani lo mettevano nelle vasche. Bastano due gocce sulle tempie per far passare il mal di testa, coi fumi di lavanda si può tornare a respirare meglio, è utile come cicatrizzante per le piccole escoriazioni ed eccezionale per le punture di insetto, funzionando anche come repellente”.
 
Ma non finisce qui: “Vendiamo anche saponi e le cose primarie. Ma soprattutto il miele, l’amaro e i liquori… Sabato presenterò anche un prodotto nuovo, il liquore alla ciliegia e lavanda. Apprezzatissimo”.
 
I primi campi sono stati messi una decina di anni fa. “È da quel momento che parte la mia avventura in questo settore. Tra le altre cose, mi occupo anche del campo di 13 ettari dell’agriturismo “La Piantata”, quello delle case sull’albero per capirci, e che è una delle produzioni maggiori del Viterbese e del Lazio, forse anche d’Italia. Uno spettacolo per gli occhi quando fiorisce, sembra di stare immersi in un paesaggio surreale. Un mare viola”.
 
Tutto è pronto per l’appuntamento del fine settimana. “Siamo alla settima edizione – conclude Cosimelli – e anche quest’anno il centro storico si colorerà di viola. Le sorprese, in programma, sono tante. Vogliamo far conoscere questo piccolo miracolo di come, dal fiore, ne esca fuori l’olio essenziale che è un vero tesoro”.
 
Paola Pierdomenico  
 
 



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