● – L’ASSESSORE VINCENZO POTESTIO COMUNICA LE SUE DIMISSIONI DA ASSESSORE E PRESENTA LA SUA RACCOLTA DIFFERENZIATA. - Succede a Tuscania - Toscanella - 2017


Zodiac  
Cerca
Vai ai contenuti

Menu principale:

● – L’ASSESSORE VINCENZO POTESTIO COMUNICA LE SUE DIMISSIONI DA ASSESSORE E PRESENTA LA SUA RACCOLTA DIFFERENZIATA.

Pubblicato da in Dal Web ·
Fonte: TusciaWeb
 
di Paola Pierdomenico
 
Vincenzo Potestio anticipa il progetto del nuovo sistema di raccolta dei rifiuti e aggiunge: "Mi sono dimesso da assessore per un periodo, nessun attrito con la maggioranza, presto ritornerò a pieno ritmo"
 
“Differenziata con un “porta a porta” con isole di prossimità intelligenti”. Vincenzo Potestio ci ha lavorato per tre anni, studiando una novantina di progetti prima di realizzare un sistema per la raccolta differenziata che fosse il più possibile vicino alle esigenze dei cittadini.
 
Fino a qualche settimana fa, assessore all’Ambiente e all’Agricoltura al comune di Tuscania e medico di base specializzato in otorinolaringoiatria in paese, dice di aver lasciato per prendersi un periodo di pausa. Nessun attrito con la maggioranza, tiene a precisare, ma solo uno stop momentaneo per poi, più in là, riprendere a pieno ritmo.
 
Lascia l’incarico dunque ma non il progetto della differenziata, su cui ha speso intere notti e che vuole vedere realizzato a tutti i costi. Ora traccia un bilancio del lavoro svolto in questi anni.
 
Come inizia la sua avventura in politica?
“Non ho mai concorso – dice Potestio – e ho sempre rifiutato qualunque richiesta di partecipare a liste politicizzate. Nel 2014, insieme a un gruppo di persone della società civile, che mai erano state in comune, abbiamo deciso metterci a disposizione per il bene del paese.
 
Il gruppo è andato crescendo, ma, essendo neofiti delle dinamiche politiche, abbiamo deciso di affiancarci alla lista di Bartolacci. A tutt’oggi, sono un libero cittadino e non ho aderito ad alcun partito. Rimango come sono entrato. Il consenso che ho ottenuto, con 370 voti, mi ha fatto enormemente piacere ed è stata la prima vittoria. Non me lo aspettavo”.
 
E’ stato quindi nominato assessore all’Ambiente e all’Agricoltura. Quali sono state le prime difficoltà che ha incontrato?
“Non pensavo che a Tuscania ci fossero problemi ambientali così gravi, a cominciare dal depuratore che non funzionava e che creava inquinamento sul fiume. E’ stata la prima opera su cui mi sono impegnato e che, ora, è a norma e l’acqua che ne esce è cristallina. Credo sia un ottimo risultato”.
 
Sull’arsenico invece?
“E’ un problema grande che coinvolge tutta la Tuscia e non solo. Speravo che, con la messa in funzione del secondo dearsenificatore, i valori andassero nella norma, visto che non ci sono mai stati e, già dalle amministrazioni precedenti, vige l’ordinanza di non potabilità. Non è stato così ed è un grosso rammarico”.
 
Ha pensato a un’alternativa?
“L’idea era quella di cercare delle falde acquifere prive di arsenico e, per evitare grosse spese, di individuare quelle già esistenti, anche di privati. In base ai risultati, poi, farne di nuove sempre in prossimità della rete idrica principale. Avevamo fatto un programma e un importo economico di spesa che si aggirava sui 130mila euro”.
 
Poi cosa è successo?
“Ci siamo fermati perché c’è lo spettro di Talete che incombe: spendere tutti questi soldi per poi passare la mano alla società non ci sembrava giusto. Inoltre, siamo in attesa della decisione del Consiglio di Stato per capire se entrare o meno in Talete. Nel frattempo, abbiamo comunque messo una fontanella che eroga acqua liscia a titolo totalmente gratuito per la popolazione”.
 
Differenziata sì o no?
“È un progetto a cui tengo particolarmente e che, a breve, vedrà la luce”.
 
Qual è stato l’iter?
“C’era un progetto della precedente amministrazione mai portato a compimento perché credo non sia stato messo nel piano triennale delle opere e quindi non si poteva fare. Da qui, nasce il mio lavoro: iniziando da zero e studiando una novantina di progetti di paesi con la nostra densità abitativa e, il più delle volte non con la stessa estensione, perché quella di Tuscania è molto ampia. Volevo realizzare qualcosa che fosse il più possibile vicino alle esigenze e alle abitudini del cittadino”.
 
Nascono così le “isole ecologiche intelligenti”.
“La nostra necessità è quella di buttare giornalmente la spazzatura nei contenitori. Ho pensato quindi di dare questa possibilità, ma, nello stesso tempo, differenziando. Ci sono famiglie infatti, che, per gli spazi ridotti, non possono tenere i bidoncini in casa per giorni. Con questo sistema si può buttare l’immondizia quotidianamente portandola già differenziata nelle isole ecologiche che saranno messe in zone strategiche e ognuna potrà gestire circa 400 utenti. Saranno isole ecologiche intelligenti, appunto, e cioè con sistemi di sanificazione e di videosorveglianza, sia sulle bocche di apertura dei cassonetti, che a 360 gradi sull’isola stessa per vedere come si comporta l’utente nel differenziare. I cittadini virtuosi saranno premiati. E’ importante ricordare che più differenziamo e più risparmiamo”.
 
Quali i tempi?
“Il progetto è quasi elaborato, computo economico incluso, ed entro il mese di giugno partirà il bando dalla centrale di committenza, che è la cuc di Montalto, che lo ha già visionato, subito dopo ci sarà l’assegnazione. A breve, poi lo presenteremo, sviscerandolo sotto ogni aspetto in commissione con la minoranza”.
 
A livello di comunicazione, cosa state facendo per informare e preparare i cittadini?
“È previsto un percorso illustrativo attraverso materiale cartaceo, visivo e coinvolgendo anche le associazioni per fare il massimo della sensibilizzazione”.
 
L’ecocentro in località Pratino è funzionante?
“L’ho portato a termine e sarà il fulcro della differenziata. In questi anni, ho migliorato il suo servizio, pretendendo la presenza di una persona fissa, ho reintrodotto le campane per la raccolta del vetro, ripristinando quelle abbandonate sul territorio, e rimesso in funzione i contenitori interrati Molok. Piccoli risultati, a costo zero, per cui oggi abbiamo raggiunto una riduzione di 50mila euro nella spesa della bolletta”.
 
Per le campagne invece?
“Risolveremo con le compostiere e chi non la vorrà, avrà, per il disagio di venire a differenziare a Tuscania, una tariffa agevolata”.
 
Era proprio impossibile il porta a porta?
“Sì, per diversi motivi: nel centro storico prima di tutto per la difficoltà dei mezzi di passare in certe vie, ma il problema vero è la vastità del territorio di Tuscania, parliamo, infatti, di 200 km quadrati, più o meno come Viterbo. Ronciglione, per esempio, che ha la nostra stessa densità abitativa e che ha da poco avviato la differenziata, ha un’estensione di 90 km quadrati, insomma meno della metà”.
 
Saranno messi a disposizione dei cestelli?
“Ci sono già e li daremo alle famiglie con cui porteranno l’immondizia alle isole. Il nostro, in fondo, è un porta a porta con isole di prossimità. Credo in questo progetto, ci ho speso tante notti e lo porterò a termine”.
 
Ora, però, si è dimesso, come mai?
“Mi sono dimesso da assessore e consegnato le deleghe. Non l’ho fatto perché ci sono degli attriti con l’attuale maggioranza, anzi. Mi sono solo preso un periodo di pausa per motivi di salute, in seguito al quale rientrerò nel pieno delle mie facoltà. Resto, comunque, al fianco di Stefania Scriboni, che faceva parte di quel gruppo della società civile con cui sono partito, e che ha momentaneamente preso le mie deleghe. Continuerò a lavorare per la differenziata e fino alla fine del mandato”.
 
Ce ne sarà un secondo?
“Vedremo… “.
 
Cosa c’è poi da portare a termine?
“Il giardino delle scuole elementari perché un monumento storico di quel genere merita di presentarsi con un giardino di pertinenza”.
 
E’ soddisfatto del suo lavoro?
“E’ stata un’esperienza positiva, perché mi aperto la mente in un mondo che per me era sconosciuto. Sono uscito fuori dalla mia routine e ampliato lo spazio di cognizione. Non credevo, però, che l’impegno fosse così importante. In alcune cose magari c’ho messo più del dovuto ma perché mi piace approfondire e fare le cose come vanno fatte, al meglio”.
 
Non è pentito dunque e anche i suoi pazienti la sostengono?
“No, non sono pentito e ringrazio i miei pazienti che mi hanno sempre sostenuto e capito”.
 
E’ possibile conciliare le due dimensioni, quelle di amministratore e medico?
“Non ho mai voluto influenze politiche e ho sempre e solo portato avanti le mie idee. Famiglia e lavoro prima di tutto”.
 
Tuscania è cresciuta in questi anni?
“Lo potremo dire a fine mandato – conclude Potestio – perché ora stanno partendo tutte le opere che abbiamo messo in programma e, nei prossimi due anni, ne coglieremo sicuramente i frutti”.
 
Paola Pierdomenico



Nessun commento

Copyright 2015. All rights reserved.
Torna ai contenuti | Torna al menu