Fonte: IlMessaggero.it
Le autorità ecclesiali anticipano la processione di San Rocco di un giorno e la cerimonia religiosa si trasforma in una manifestazione di protesta con striscioni e cori da stadio. Il tutto immortalato in un video di due minuti che sta facendo il giro del web.
E' accaduto lunedì sera nel paesino di Arlena di Castro dove molto forte è la devozione verso il santo patrono che ricorre il 16 di agosto. Quest'anno, però, per motivazioni poco chiare ma forse riconducibili alle alte temperature di questi giorni, la processione che da anni si svolge il 16 del mese alle ore 12 è stata anticipata alla sera di Ferragosto, alle ore 21.30. La decisione resa nota alla comunità parrocchiale il 19 luglio da don Enzo Di Francesco - che pur aveva tentato di trovare una soluzione condivisa - non è stata accolta favorevolmente al punto che sono state raccolte centinaia di firme, circa 400, inviate al Vescovado.
Ma la processione si è svolta comunque lunedì sera, solo che alle autorità religiose, a quelle civili e a qualche decina di fedeli si è contrapposto un nutrito gruppo di persone che hanno boicottato letteralmente la funzione religiosa. Hanno realizzato un grosso striscione con la scritta "Che vergogna" ed al passaggio dei prelati hanno iniziato a gridare "Bravi" e a battere le mani fragorosamente. Persino la statua del Santo è stata sorretta da portatori "di riserva" perché quelli storici si sarebbero rifiutati di farlo. Il tutto dinanzi lo sguardo attonito ma indulgente di monsignor Lino Fumagalli, che pur sapendo di una eventuale protesta ha scelto comunque di presenziare la funzione.
I malumori serpeggiavano da settimane ed anche per questo il centro storico era presidiato da numerosi carabinieri. Si temevano azioni eclatanti ma anche grazie alla massiccia presenza delle forze dell'ordine la processione si è svolta senza interruzioni seppur disturbata. I manifestanti lamentano la decisione di aver anticipato la funzione senza aver concertato con le associazioni parrocchiali e senza aver avuto alcun contraddittorio. Così come hanno accolto poco favorevolmente la stessa presenza del vescovo che nel mese di luglio avevano interessato e a cui avevano chiesto che non vi fosse alcuna variazione negli orari delle celebrazioni religiose. D'altro canto le proposte avanzate dalla Curia, ossia scegliere tra due orari (nella serata del 15 o in quella del 16) neanche erano state prese in considerazione.
Quanto accaduto se da un lato ha trovato il sostegno di tanti fedeli, dall'altro però non è piaciuto a più di qualcuno che avrebbe invece preferito un clima più pacificato ed in linea anche con gli insegnamenti religiosi del Santo a cui tutti si dichiarano devoti. All'indomani di quanto accaduto ci si chiede se lo spostamento di una processione possa davvero sollevare un tale polverone creando simili attriti in una comunità piccola dove tutti si conoscono o se, invece, sia stata solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo da tempo...