● – RIFLESSIONI DI UNA STUDENTESSA SUL NATALE CRISTIANO - Succede a Tuscania - Toscanella - 2017


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● – RIFLESSIONI DI UNA STUDENTESSA SUL NATALE CRISTIANO

Pubblicato da in Blog Toscanella ·

 
Prendo questa bella riflessione di una studentessa sul significato del Natale (tratto dal notiziario parrocchiale) e pubblico nel mio Blog. luigi pica
 
Quando passeggio per la città e vedo tutte queste luci natalizie, tutti questi addobbi, mi chiedo: dov'è Gesù in questa storia?
 
Guardo le vetrine piene di luci, di bambolotti raffiguranti Babbo Natale con le renne e le slitte e mi chiedo ancora: dov'è Gesù in tutta questa storia? Tutti cantano "Bianco Natale", "Jingle Bells" e molte altre canzoncine e di nuovo da nessuna parte Gesù. Ovunque statuette di angioletti, messaggi degli angioletti, e di nuovo da nessuna parte Gesù. Allora mi chiedo: che razza di Natale è? Qual è il messaggio del Natale? Gesù è nato per avere gli sconti nei centri commerciali? Gesù è nato tra le luci e tra le ricchezze o in una semplice stalla a Betlemme? Dov'è Gesù?
 
Non credo che il figlio di Dio si sia fatto uomo perché noi rendessimo il tutto commerciale e parlando così tanto del Natale annullassimo la sua importanza.
 
Uomo, quanto lontano sei andato? Così tanto che ora l'importanza del Natale è avere l'albero addobbato al meglio, mentre altri vicino a te passano il tuo stesso Natale morendo di freddo e di fame.
 
Come si può festeggiare il Natale senza Gesù? Il Natale non è il grande pranzo o l'albero addobbato, è ben altro per me: è l'arrivo di Gesù nella mia casa, nella mia famiglia. Come si può pensare di dividere il Natale da Gesù, dare più importanza a tutto tranne che alla Sua nascita e al Suo voler nascere anche nel nostro cuore. Dovremmo capire che per Gesù non sono importanti gli sconti, neanche il gran pranzo; Gesù ha bisogno di una sola cosa per nascere dentro di noi: il nostro cuore. Vorrebbe che creassimo nel nostro cuore la mangiatoia dove poi nascerà. Lui non ci chiede nulla di speciale, gli basta della paglia su cui stare, e con questo ci fa capire che anche nelle nostre debolezze e nelle nostre imperfezioni Lui vuole esserci. Dobbiamo solo aprirgli il cuore ed essere noi stessi.
 
Questo a Gesù basta. Non pensare troppo all'esteriorità, ad avere un bellissimo albero addobbato o un pranzo perfetto; prima pensa a te stesso, al tuo cuore e in questo periodo di Avvento raccogli più paglia possibile con cui costruire la mangiatoia per accogliere Gesù bambino.
 
Ecco, questo per me è il Natale e l'Avvento. Apri gli occhi, stai attento, veglia e prega perché il Signore proprio dentro di te vuole entrare, questo Natale!
 
 



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