Mi scrive un abitante del quartiere ex Gescal il quale segnala qualcosa che riguarda un bene fondamentale: L’ACQUA. Ecco che cosa scrive questo cittadino:
“Vorrei segnalare che nel blocco X ovvero in 24 appartamenti del quartiere ex Gescal (in altre zone del quartiere non so se la situazione è la stessa, ma parlo della nostra situazione perché la conosco personalmente vivendola) da giugno 2017 l'acqua è drasticamente diminuita a tal punto che al secondo piano a dirsi dei vicini di casa si riesce malapena a fare la doccia, con l'avvicinarsi dell'inverno la gente è preoccupata per le caldaie e gli scaldabagni i quali si possono bruciare perché l’acqua non arriva. La situazione è critica e addirittura in diverse ore della giornata l’acqua viene veramente poca, manca di pressione mentre prima veniva che era una meraviglia, non so se c’è qualche perdita da qualche parte ma una cosa è certa che come al solito quando fai una segnalazione non ti si fila nessuno, spero che la segnalazione su Toscanella abbia effetto.”
Non so se la segnalazione su Toscanella avrà effetto, speriamo che qualcuno leggendola, faccia un sopralluogo e tenti di far ritornare la pressione di una volta, senza acqua non si può vivere, già abbiamo un’ordinanza di non potabilità, adesso ci manca pure che non abbiamo l’acqua nemmeno per le pulizie personali e della casa.
Dopo le ultime segnalazioni sullo stato delle strutture di questo quartiere, questo è un ulteriore problema; sperando che da qualche parte non vi sia una grossa falla e ci sia un’inutile dispersione di preziosa acqua.
Apprendiamo oggi da un articolo dei 5 Stelle che i due dearsenificatori (quello delle Cerquette e quello del Guadigliolo) non sono in funzione (Vedi articolo). Quello delle Cerquette è stato spento nel gennaio del 2016, quello del Guadigliolo a luglio del 2017, così “stamo da capo a quindici” si dice a Tuscania, abbiamo speso circa un milione e 600 mila euro di soldi pubblici per avere un servizio idrico come lo avevamo 50 anni fa. Un bel progresso.
Spero vivamente che le cose si sistemino, almeno quelle essenziali e vitali, quando abbiamo i servizi essenziali, poi si può fare pure FESTA.
luigi pica