● – OGGI 24 APRILE ORE 15 NELLA CHIESA DEL RIPOSO IL SALUTO AD ANTONIO TORTOLINI - Succede a Tuscania - Toscanella - 2017


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● – OGGI 24 APRILE ORE 15 NELLA CHIESA DEL RIPOSO IL SALUTO AD ANTONIO TORTOLINI

Pubblicato da in Dal Web ·


Fonte: TusciaWeb
 
L’addio ad Antonio Tortolini. Tuscania saluta il centauro morto sabato pomeriggio nel terribile schianto sulla Umbro-Casentinese, a Orvieto. I funerali nel suo paese. Oggi, alle 15, nella chiesa di santa Maria del Riposo.
 
Sono le 15,40 del 22 aprile. Antonio, elettricista 44enne, è a bordo della sua Ducati. Sta percorrendo, insieme al fratello Marco, in sella a un’altra moto, il chilometro 15 della statale 71 quando perde il controllo della sua due ruote e si schianta rovinosamente al suolo. Intervengono i sanitari del 118. Immediatamente. Ma non c’è nulla da fare. Antonio è morto sul colpo, sotto gli occhi del fratello.
 
Marito e padre di due bambine, Tony è pianto da tutta Tuscania. In paese lo ricordano come un uomo solare, sempre con il sorriso stampato sulle labbra. Amante della vita e delle due ruote. Centauro, ma anche appassionato di mountain bike.
 
“Riusciva a riempire le giornate e il cuore di tutti – lo ricorda l’amico Franco -. Anche se pieno di impegni, trovava sempre il tempo per chiunque. Sempre con il sorriso sulle labbra. Questa volta, però, ci ha fatti rimanere con un nodo in gola. Ti ringrazio per avermi, averci fatto partecipe del tuo essere unico. Sarà impossibile dimenticarti. Ciao Tony”.
 
Sul profilo Facebook di Antonio resta ora l’ultimo post pubblicato, condiviso poche ore prima dello schianto: la canzone degli U2 Pride, in the name of love. Poi i video. Le centinaia di foto in sella alla sua Ducati, mentre bacia le figlie e abbraccia gli amici. Tra cui Andrea Manca, il centauro 32enne morto alla vigilia di Capodanno. Un tragico destino ha travolto la sua vita e quella di Antonio. Sono stati traditi, a quattro mesi di distanza l’uno dall’altro, dalla stessa passione, quella per le moto.
 
“Me li immagino tra le nuvole a prendere una birra – scrive ora l’amico Enrico -. Con il Sic. E Andrea la finisce subito, con due sorsate. Come al solito. Riposate in pace amici miei”.



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