Fonte: Turismo.it
Alla scoperta di itinerari a cavallo nei territori dell'antica Etruria
Tra i modi più interessanti per visitare la Tuscia, l'antico territorio degli Etruschi, ci sono le cosiddette ippovie. Una serie di itinerari turistico-sportivi da percorrere a cavallo, con lo scopo di addentrarsi - in modalità green - tra le bellezze naturali, paesaggistiche e culturali di questa zona del Lazio. Siamo in provincia di Viterbo, dove sono tuttora visibili le testimonianze dell'antica civiltà Etrusca. Le necropoli di Tarquinia, Tuscania, Castel d'Asso, Norchia, Sutri, i musei del viterbese, i castelli arroccati. Ma anche i Parchi e le Riserve naturali, i laghi e i boschi. Luoghi da ammirare e vivere praticando attività sportive outdoor.
Perché andare a cavallo nella Tuscia? Non solo perché si tratta di un compagno ideale per esplorare la natura. Ma anche perché il feeling tra questi territori e il mondo degli equini arriva da molto lontano. Qui sono nati i butteri, i cowboy di casa nostra. I tipici pastori che dominano le campagne della Maremma Toscana e del Lazio. Una vera e propria fonte di ispirazione per gli abitanti della zona e per gli appassionati di equitazione.
Che da queste parti hanno la possibilità di conciliare la pratica sportiva e di ripercorrere le orme dei butteri, lungo le vie utilizzate per i trasferimenti dei capi di bestiame. La provincia di Viterbo ha tracciato una serie di ippovie - disponibili a questo indirizzo web - da poter scegliere come itinerario per un weekend nella Tuscia.
Le razze equine più diffuse nella Tuscia sono il cavallo maremmano e quello tolfetano. Si tratta di due tipologie di animali che ben si adattano al territorio in cui vivono e al lavoro per il quale sono stati storicamente impiegati. Resistenti e infaticabili, non temono gli acquitrini e le paludi, così come i boschi e i terreni impervi. Nel viterbese esistono numerosi centri ippici dove poter prenotare un cavallo e organizzare un'escursione di uno o più giorni.