In una mattinata su cui nessuno avrebbe scommesso un viterbino, la Banda del racconto porta in passeggiata un pubblico di oltre 60 persone.
Anteprime. L’ultimo appuntamento del ciclo: “ATI, professione principessa etrusca” verrà replicata domenica 3 dicembre (appuntamento ore 10.00). Mentre a Natale 2017 “Viterbo, la città delle donne” sarà anche disponibile in formato DVD: una speciale guida della città, per cittadini e turisti. Viterbo come nessuno ve l’aveva mai raccontata.
di Antonello Ricci
Stamattina ore 10, nel parcheggio antistante la necropoli rupestre etrusca di Castel d’Asso a 5 km da Viterbo.
Diciamola tutta: ormai Banda del racconto deve aver conseguito lo stigma apotropaico dei principi guaritori. Perché scaccia anche la pioggia. O forse è stata ATI, la giovane principessa-mascotte di Experience Etruria, che ha saputo tenere a bada i nuvoloni gravidi d’acqua, sconfiggendo niente poco di meno che Giove Pluvio (non a caso: un dio romano). Fatto sta: ha principiato a piovere solo al fischio finale della passeggiata/racconto, qualche minuto prima del mezzogiorno.
Ma il dato saliente è questo: anche oggi, in una giornata tremebonda su cui nessuno avrebbe scommesso un viterbino, ci avete voluto raggiungere accompagnare sostenere con la vostra passione e la vostra curiosità. Alla fine eravate più di 60! Lo devo confessare: siamo un po’ frastornati e anche commossi...
Questo, in parole povere, il bilancio del sesto episodio del ciclo di passeggiate “Viterbo, la città delle donne – 7 passeggiate/racconto al femminile”: una iniziativa patrocinata-finanziata dal Comune di Viterbo e dal Distretto dell’Etruria meridionale e realizzata per le cure del sottoscritto e di Banda del racconto (in collaborazione con Davide Ghaleb Editore). Progetto nato da un’intuizione della vice sindaca Luisa Ciambella. Regia di Pietro Benedetti. In scena: Laura Antonini nei “panni” dell’immaginaria principessa etrusca. Alle percussioni Roberto Pecci. Alla documentazione fotografica: Davide Ghaleb, più noto ormai come il santissimo editore. A quella video: Marco D’Aureli, Marco Marcotulli e Lorenzo Ricci. La partecipazione era gratuita.
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Dopo il successo dei primi sei episodi (Galiana bella, Vittoria Colonna, Rosina la santa giovinetta, le donne della Commedia dantesca, Beatrice in testa, Donna Olimpia e ATI la principessa etrusca) possiamo dirlo forte e chiaro: la sfida intrapresa da Banda del racconto con questo inusitato ciclo di passeggiate/racconto, non era delle più facili né prevedeva esiti scontati. Perché quand’anche – anche a Viterbo – le donne sembrino, qua e là, nel corso dei secoli, essersi affacciate da protagoniste ai piani nobili della storia, con il tocco straordinario di una “differenza” di genere, esse sono comunque rimaste Senza-Voce. Eh sì, perché la storia è e resta scrittura. La scrittura è potere. E il potere, ahimè – soprattutto quello dell’inchiostro, dello stilo e della gomma da cancellare – è sempre stato brandito dagli uomini. Questo, al tempo stesso, l’aspetto più appassionante di tale sfida: sfregare e rievocare, dalla lampada magica di carte vergate in terza persona da un narratore maschio, una voce femminile in prima persona. Recuperarne, con umiltà, la luminosa soggettività.
Eppure: abbiamo vinto.
A Natale 2017 “Viterbo, la città delle donne” sarà anche disponibile in formato DVD: una speciale guida della città, per cittadini e turisti. Viterbo come nessuno ve l’aveva mai raccontata.
Ultimo appuntamento del ciclo: “ATI, professione principessa etrusca” verrà replicata domenica 3 dicembre (appuntamento ore 10.00).