È di qualche giorno fa un articolo della Stampa.it dove si condanna il comune di Brescia a risarcire con 50 mila euro un cittadino per danni biologici e patrimoniali. Il giudice ha dato ragione ad un cittadino che si è rivolto alla giustizia, vessato dalla Movida e dai 90 decibel che scassano le orecchie.
Signor Sindaco Bartolacci, questa estate si è parlato molto del problema della Movida e degli eventi rumorosi a Tuscania, se ne parla un po’ in tutta Italia e la gente si domanda se sia giusto che un cittadino possa essere privato della libertà personale e non essere libero di dedicarsi alle normali attività (visione di un film, studio per un esame, conversazione tra persone, ascolto di musica, telefonate a parenti o amici, etc.).
Ci sono stati a Tuscania, nel Centro Storico, episodi di insofferenza al problema:
- Qualcuno è andato a vivere in un’altra città,
- Altri, quando ci sono questi eventi, vanno a dormire nel casaletto di campagna,
- Mi risulta che una persona ha speso quasi 5.000 euro per cambiare le finestre e mettere degli infissi insonorizzati,
- Una coppia di miei amici che ha la casa nel centro storico ha rinunciato a venire a Tuscania nei weekend,
- Altri mi dicono che addirittura le case del centro storico, in questa maniera, perdono di valore e sono difficili da vendere.
Purtroppo questi cittadini del centro storico, si rivolgono a Toscanella, e Toscanella non può fare altro che segnalare, invece si dovrebbero rivolgere a lei signor Sindaco e spiegare i loro disagi, non mi risulta che la minoranza si sia interessata con passione a questo problema, spero che lo facciano in futuro.
Purtroppo la Movida, non è solo musica a volume alto e sforamento degli orari, la Movida è anche “il dopo”, dove qualcuno, forse alterato dai fumi dell’alcool, schiamazza per le vie del Centro, spesso lasciando per le strade bottiglie, lattine e cartacce.
A Tuscania non è prevista una vigilanza notturna della Polizia Locale, ma forse a questo punto sarebbe necessaria, la gente non può chiamare sempre i Carabinieri che hanno già il loro bel daffare.
Abbiamo un Centro storico unico, ci hanno definito con ragione “La Perla della Tuscia”, ma se continua così, si può trasformare in qualcos’altro, in qualcosa di poco vivibile. Naturalmente con questo non voglio dire che si debbano impedire gli eventi, ma si chiede che vengano svolti nel rispetto dei regolamenti e delle ordinanze comunali e nazionali.
L’estate è finita e quindi adesso gli eventi sono in notevole diminuzione, abbiamo tempo per pensare di risolvere il problema prima dell’estate 2018 e trovare una soluzione.
La sentenza di Brescia fa pensare, 50.000 euro sono tanti e non posso immaginare che cosa sarebbe se gli abitanti si mettessero insieme in una “Class Action”.
Spero che valga il buon senso e si possa convivere civilmente è per questo che mi sono rivolto a lei signor Sindaco, perché sono sicuro che non lascerà senza risposta un appello dei cittadini che spesso subiscono in silenzio. La ringrazio per la cortese attenzione.
luigi pica