Grazie Pietro ci hai regalato l'amara emozione della prigionia insieme a un bel sentimento di Pietas.
La semplice vicenda di un innocente detenuto incrocia la strada di un Umanità perduta, che si riscatta nella fratellanza di un comune destino. "L'umana compagnia" che sola redime la nostra fragile condizione, direbbe Leopardi, senonché qui il linguaggio, non è mai alto, sempre domestico, prossimo.
Le persone detenute sono personaggio di sé stessi e dunque mantengono la...verità dei gesti e dei volti del sottoproletariato non più solo nostrano. Perché questa comune condizione non conosce confini geografici e così la partita a carte diventa multiculturale...
L'inferno di un tempo dilatato, insignificante, vuoto di un'esistenza senza premure, è reso dallo sferragliare ossessivo delle serrature, che, come interpunzione delle varie sequenze, dà alla narrazione, immersa sempre in un sonoro "ruvido e dissonante", l'angoscia della cattività.
IL Film "Risveglio " di Pietro Benedetti prodotto dall'associazione culturale Real Dreams è una piccola Utopia che il laboratorio " Un cielo tra le sbarre " diretto da Pietro Benedetti e organizzato da Davide Boninsegna ha reso possibile, costringendo i corpi a parlare e a sognare...malgrado tutto.
Giovanna Gobattoni