Fonte: TusciaWeb
Il racconto delle vittime ai carabinieri - Indagini serrate per individuare gli aggressori.
“Ci hanno aggredito alle spalle e picchiato. Poi sono saliti in auto e sono scappati”. E’ il racconto che le due vittime della rissa a Tuscania hanno fornito, nell’immediatezza, ai carabinieri, intervenuti nella notte tra sabato e domenica per una scazzottata in località Pratino.
La chiamata al 112 arriva alle 4,45. Alla periferia del paese, sulla Arlenese, si era appena conclusa una serata musicale organizzata da privati e autorizzata dal comune, quando nell’area adibita a parcheggio è esplosa una rissa.
L’intervento dei carabinieri, allertati dai presenti, è stato immediato. Come quello dei sanitari del 118. Due uomini, entrambi di Tuscania, sono dovuti ricorrere alle cure mediche: un 40enne è stato trasportato all’ospedale Belcolle di Viterbo con delle ferite al volto (ne avrà per almeno cinque giorni), e un 46enne è stato medicato dalla Guardia medica.
Le indagini dei carabinieri sono subito scattate e proseguono serrate. I due feriti, dopo essere stati ascoltati nell’immediatezza, torneranno a fornire il proprio racconto in giornata, con maggiori dettagli. Verrano ascoltati anche eventuali testimoni, oltre agli organizzatori dell’evento. Da chiarire il movente che ha scatenato la rissa, come il numero delle persone coinvolte. Stando alle prime informazioni raccolte dagli inquirenti, i presunti aggressori non sarebbero di Tuscania: “In paese non li abbiamo mai visti – avrebbero detto le vittime ai carabinieri -, non li conosciamo”.
Le indagini, serrate, non sarebbero per nulla semplici. Dopo la scazzottata, ci sarebbe stato il fuggi fuggi generale e nessuno sarebbe riuscito a prendere il numero di targa dell’auto sulla quale i presunti aggressori si sarebbero dileguati. I carabinieri non sarebbero aiutati nemmeno dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza: nella zona della rissa non ce ne sarebbero.