Ricevo dal dott. Mario Ciccioli, Presidente dell'Università Popolare della Tuscia e pubblico nel mio blog:
Caro Sindaco,
con la presente, mi faccio portavoce delle numerose istanze che mi giungono dalla popolazione, preoccupata per il clima di incertezza e di insicurezza che si percepisce girando per la nostra cittadina.
Incontriamo tante persone straniere di cui non conosciamo la provenienza, né sappiamo di quali mezzi di sussistenza usufruiscono.
Sentiamo parlare tante lingue, prevalgono idiomi di ogni parte del mondo, come se il nostro italiano si restringesse ad una popolazione minoritaria e temiamo di essere sopraffatti.
Certo, l'abbattimento delle barriere, la mescolanza dei popoli, la pacifica e fraterna convivenza sono tutti obiettivi nobili e perseguibili purché si mantenga un alto livello di sicurezza, senza diffidare di nessuno o vedere un nemico in ogni persona che vive nel nostro paese.
Il Sindaco, nella sua peculiarità, potrebbe farsi carico di un'opera di coordinamento tra le forze preposte ai servizi di sicurezza, per mettere in atto tutti gli accorgimenti utili a ristabilire un clima di serenità che derivi dalla reciproca stima e conoscenza dei cittadini.
Lungi da me l'intenzione di suggerire al Sindaco comportamenti inerenti al suo mandato, mi spinge l'intento di fare in modo che ogni Amministrazione, ma questa in particolare, lasci una traccia tangibile del suo mandato alle generazioni future.
A chi spetta il dovere di controllare il contenuto dei tanti TIR che transitano per le nostre strade? REPETITA IUVANT !
Il Presidente dell'Università Popolare della Tuscia
Dott. Mario Ciccioli