Montalto, l’incontro dei sindaci che si oppongono all’entrata nella spa pubblica dell’acqua
Acqua, i comuni in trincea: chiesto l’appello bis
Talete, i comuni non si arrendono. Ieri a Montalto di Castro si sono incontrati con il sindaco Sergio Caci quelli di Orte, Tuscania, Vitorchiano, Fabrica di Roma, Vasanello, Monte Romano e Cellere hanno deciso di andare avanti proponendo azione di revocazione della sentenza del Consiglio di Stato, che li obbliga a cedere le reti idriche, quindi a entrare in Talete. Non solo: diffideranno la Regione Lazio a creare gli enti di governo d’ambito egli ambiti idrografici.
La sentenza e le possibili strade da seguire sono state spiegate ai sindaci dall’avvocato Angelo Annibali. «L’esito della riunione - dice il legale - è stato pressoché unanime. Abbiamo illustrato la sentenza nel dettaglio ed evidenziato le criticità. A nostro modesto parere il Consiglio di Stato ha omesso di pronunciarsi su alcuni aspetti determinanti del giudizio di appello proposto in primo grado. Insieme ai sindaci si è dunque deciso di continuare questa battaglia di legalità e giustizia. Stiamo limandogli ultimi aspetti ma andremo probabilmente a proporre azione di revocazione alla sentenza».
Non solo: c’è anche una novità, scaturita «dall’esito degli studi di questi giorni: diffideremo la Regione Lazio ad adempiere ai propri obblighi: al di là del passaggio o meno a Talete dei beni dei singoli comuni - conclude Annibali - non dimentichiamo che una legge regionale obbliga la Regione a costituire gli enti di governo d’ambito e gli ambiti idrografici».