A occhio de bovo: Dicesi dell’uovo cotto in padella, con olio, la cui forma sferica del tuorlo, ricorda, anche come dimensioni, l’occhio del bue. Frase: "Stasera, ceno co’ n’ovo a occhio de bovo."
A proda: Termine, derivante da "approdare": giungere alla riva, giungere ad una meta. Noi forse lo usiamo come per dire "camminare vicino alla riva" o vicino a qualsiasi altra cosa, difatti andare a proda, significa camminare vicino a qualcosa, per cautelarsi da qualche pericolo. Frase: "Pe’ fortuna che camminavo a proda…… sinno’ quel carretto, me faceva de peo..!!"
Abbafare: Derivante dal latino "afa" che significa calura, la persona che abbafa è colui che toglie il respiro, qualunque ne sia la causa.
Abbaggiù: Termine struppiato derivante dal francese "abat-jour" che è la lampada che si tiene generalmente sul comodino.
Abbiocco: Parola usata molto anche dai romani che significa sonnolenza, assopimento. Vedi anche lefa
Abbise: - In italiano, lapis, matita, che può essere "appinsutata" o "spinsutata" vedere verbo "appinsutare".
Abbottato: dal verbo abbottare, italiano. Gonfiarsi come una botte, rimpinzarsi di cibo.
Acchittare: Nel gioco del biliardo significa mandare una palla o il pallino attaccato alla sponda, per mettere in difficoltà l’avversario. Il tuscanese usa questo termine anche per indicare una persona che veste bene. Frase: "Domane so’ le Santimaltre,(vedi) tocca acchittasse bene..!"
Acciavattato: Dicesi di un oggetto che, forse a causa di una deformazione, o di un incidente, ha una forma schiacciata. Frase: "so' 'nnato a 'nfrocià co' la machina.... e me s'è tutta acciavattata"
Acconnire: Termine struppiato di condire, oltre che le pietanze il termine "acconnito" si usa anche per dire che una persona è ben vestita o ben pettinata. Frase: "freghete lle see acconnito...!!"
Acquacotta: Piatto contadino fatto con pane raffermo, verdura bollita e patate, con aggiunta di pepe, sale, olio, (solo quello preso dal ziro; vedi ziro), si possono aggiungere alla bollitura, tante uova quante le porzioni, per rendere più "ricco" il piatto. Una volta era il pasto dei poveri, ora alcuni ristoranti lo presentano come piatto di "élite".
Acquaforte: Acqua di una fonte a 4 Km. della strada Martana, un tempo curata, ora in completo disfacimento (purtroppo). Alla fonte, ha un odore di "ove lesse", si riteneva (o si ritiene) avesse doti curative per la pelle e per i reni. Per la pelle, faceva passà le bollizziche (vedi bollizzica), per le vie urinarie aveva (o ha) il potere di facilitare l’evacuazione e quindi il buon filtraggio dell’organo. Quando si beveva tale acqua si facevano dei "venti" molto puzzolenti, ed era credenza, che più intenso era l’odore (o meglio la puzza), più aveva avuto efficacia.
Acquetta: Ipoclorito di sodio, varechina.
Addopiato: Derivante dal latino "Ad opium" quindi come drogato,un addopiato è una persona che non ha più i riflessi originali, e che è quindi addormentato per varie cause come se avesse preso una droga.
Aggadiare: Non trovo un termine, anche simile, in italiano, significa accanirsi nel provocare dei fastidi nei confronti di un’altra persona.
Aggavozzolare: Attorcigliare. Si dice, specialmente,quando due persone, generalmente maschio e femmina, sono abbracciati in maniera disordinata. Frase: "L’ho trovate dietro a ‘na fratta (vedi)… tutte aggavozzolate."
Aggavozzolato: Intricato, messosi in una situazione dalla quale è difficile uscire.
Agginare: Lasciare. Non trovo l’uso di questo verbo in italiano, il tuscanese non lo usa più dagli anni cinquanta. Frase: "Certo che nun trove le chiave…. Chi lo sa ‘ndo’ l’avrae agginate..?"
Aggruppato: Essere aggruppato significa indossare esageratamente degli indumenti a causa del freddo. Frase: "Ogge tocca a aggruppasse…. Che è ‘n freddo che se more….!!"
Allappare: Una quando si mangiano frutti acerbi.
Allascare: In marina, allentare, far scorrere di un piccolo tratto un cavo in tensione. Il termine è molto usato per indicare le manovre delle vele: allascare le scotte. Ha poco a che vedere sul come usa il verbo il tuscanese, in quanto, essersi allascato significa: aver perso l’orientamento da non sapere dove andare, molti si allascano alla macchia non trovando più riferimenti per prendere la strada del ritorno, causando tra inesperti e non, un forma di panico. Frase: Giravo bene e mejo la’ pe’ la macchia…. A ‘n certo punto me so’ allascato….. e nun trovavo più la strada pe’ veni’ a casa."
Alluccare, Alluccato: Una persona si dice alluccato quando ha le idee confuse per aver preso troppo sole in testa. Il termine "alluccare" è usato anche nel dialetto napoletano, ma significa una cosa totalmente diversa e cioè: alzare la voce in maniera di attirare l'attenzione.
Anise..!: Espressione esclamativa per indicare stupore. Frase: "Anise...! Mica me lo credevo, che ere strutto così...!"
Annicito: è come inzegolito (vedi) ma più intensamente
Anno: Termine completamente fuori uso, il tuscanese, a volte per indicare l'anno passato dice la parola "anno" Frase: D:"Da quant'è che t'hae da fa la'analise...??" R: "Me le so' fatte anno...!!"(per indicare che le ha fatte nell'anno precedente).
Appinsutare: Dal verbo appuntire. Rendere appuntito un oggetto. Naso appinsutato (dicesi ad una persona che si è dimagrita a causa di una malattia o di un deperimento). Frase: "Hae fatto un naso appinsutato….!"
Ara: La raccolta del grano, fatta a mano, con la falce, si raggruppavano in fasci di spighe, dette gregne (vedi), che occupava gli operai e i ragazzi che le raccoglievano, in un operazione, che oggi, con le moderne mietitrebbiatrici, è un’operazione non più necessaria.
Archemuse: Alchermes, un liquore di colore rosso generalmente usato per fare i dolci in casa, per es. la zuppa inglese.
Arramicciata: Riordinare qualcosa in maniera frettolosa.
Arroncinare: Spiegazzare. Dicesi di uomo arroncinato, che, a causa di una malattia, forse artrosi deformante, ha una forma del corpo un po’ storta.
Arrovito: Arroventato.
Arzigògolo: Parola che esiste in italiano e significa fantastcheria, cavillo. Noi consideriamo l'arzigogolo come una cosa esageratamente complicata. (parola suggerita da Romualdo Ruggeri)
Assibbito: Dicesi di pietanza che ha perso la morbidezza originale ed è quindi diventata un po’ dura.
Attopato: Verbo che indica una persona che è ingazzurrito (vedi) delle donne e che impiega tutte le proprie energie per tale scopo. Oppure dicesi di olio del ziro visitato dal ratto che ne ha negativamente cambiato le caratteristiche. Curioso è l’aneddoto di alcuni commercianti di olio Canepinesi (non residenti a Tuscania) che, andando a contrattare l’olio dal contadino, tenevano un piccolo topo nella manica, e, quando assaggiavano l’olio per contrattarne il prezzo, infilando la mano nel ziro, tiravano fuori il topo esclamando: "Ma st’ojo, è attopato…!!" costringendo così il povero contadino, ad abbassare notevolmente il prezzo.
Attufato: Chiuso, coperto, non trovare altre vie di uscita alle proprie condizioni.
Auffo: Gratis, senza pagare niente. Questo termine deriva da una sigla che veniva usata durante la costruzione di S. Pietro (La Fabbrica de S. Pietro), in quanto, quando, attraverso il Tevere, venivano trasportati da Carrara i marmi necessari per la costruzione, passando attraverso i vari Dazi degli Stati di allora, questi erano esenti dal pagamento, proprio perché servivano per tale costruzione.
Quindi sui marmi veniva pitturata la sigla: "A.U.F." (Ad Usum Fabricam) il termine è stato poi "struppiato" (vedi) con l’odierno Auffo.