Tafo: Andare al tafo, significa perdere tutto quello che si ha, termine molto usato da ragazzi, quando si giocava a figurine (a testa e liscio, etc..) Frase: "iere ho giocato a figurine co' Marcìano e l'ho mannato al tafo"
Tanavicchia: Chiavistello in ferro, serramento artigianale che serviva per la chiusura delle finestre o anche delle porte.
Tarabbozzolo: Persona o cosa bassa e tozza.
Tavolello: Tavola di legno lunga e stretta che serviva per portare il pane lievito la forno per cuocere.
Tempello: Dare il tempello, significa dare fastidio ad una persona con parole o atteggiamenti che non si sopportano. Frase: “Con quello nun je se fa più…. Te da ‘l tempello tutto ‘l giorno.”
Tenoide: Termine struppiato di adenoidi.
Tiella: In italiano, teglia, è classica la tiella di ferro di forma rettangolare per fare la pizza o gli arrosti.
Tingoli: Segnale che indica che si è arrivati primi al gioco della ‘nguattarella. Frase: “ho fatto prima io, tingoli nel muro.
Tingoli: Segnale che indica che si è arrivati primi al gioco della ‘nguattarella. Frase: “ho fatto prima io, tingoli nel muro.
Tonfo: Oltre al termine italiano, che significa “caduta”, “bere a tonfo” significa per il tuscanese,bere da una bottiglia o da un recipiente senza usare il bicchiere.
Topa: Senza dubbio, la femmina del ratto. Ma generalmente viene usato volgarmente per indicare la vagina.
Topo: Indica come l’italiano, il piccolo ratto. In tuscanese è anche usato per indicare il muco nasale secco (caccola), da qui il verbo stopare (vedi).
Torboro: In italiano, Torbido. Dicesi di sostanza liquida non filtrata e quindi di aspetto non chiaro.
Torso: Oltre che la rimanenza di un frutto, si dice torso anche una persona che fa o dice cose di poco senso. Oppure per indicare il dorso (Torso gnudo).
Tortoro: Ramo di legno nodoso. Frase: “Si nu’ la smette de fa’ ‘l birbaccione… quarche giorno… pio ‘n tortoro…..!!”
Tortumajo: Una pianta grassa che si trova nei nostri prati che, se sezionata, produce un liquido come il latte che è altamente irritante e provoca gonfiore sulle parti del corpo; da ragazzi (oggi fortunatamente non succede più), per fare scherzi, si spalmava sul genitale maschile e provocava un rigonfiamento tale da indurre il ragazzo a mostrare agli altri la sua "virilità" (naturalmente solo momentanea).
Totoro: Pannocchia del mais. Un tempo si stotarava con un pezzo di legno con in punta un chiodo, e, spingendo verticalmente sulla pannocchia venivano estratti tutti i chicchi del mais.
Tralancare: Avere un andamento non troppo stabile. Frase: "E' 'nbriaco fracico.... nu' lo vede che tralanca....??!!"
Tra l’usco e ‘l brusco: Si dice questa frase per indicare il crepuscolo, ovvero il momento del tramonto che ci si vede e non ci si vede.
Traoperto: Dicesi di un uscio o qualcos'altro che è aperto appena e che le cose all'interno si vedono e non si vedono.
Trauzzolo: Non trovo questo termine in italiano, neanche struppiato. Vuole comunque dire fare una capriola, o indica una persona che a causa di dissesti finanziari, ha fallito.
Trence: Il termine deriva forse da un francesismo che vuol dire indumento, impermeabile. Il tuscanese adopera questo termine per definire un soprabito molto leggero per ripararsi dalla pioggia.
Trescone: Per distinguerlo da Veglione, era il ballo pomeridiano.
Tretticare: Non esiste il termine in italiano, ed è usato quasi solo dai tuscanesi. Significato di qualcosa di instabile e può essere attribuito a molte situazioni. Frasi: “Ciò le dente che me tretticono”. Oppure: “Quello…. Poraccio…. Co’ l’età…. Trettica da tutte le parte.” Oppure: “Quella sedia tocca falla aggiusta’ … che trettica.”
Tricicle: Può sembrare il plurale di “triciclo”, prima bici dei bambini, invece come scaroso (vedi) è l’abbreviazione struppiata della più difficile “Tricliceridi” voce che generalmente si trova negli esami sanguigni. Frase: “iere, me so’ annato a leva’ ‘l sangue, so’ pieno de tricicle.
Trocco: Mangiatoia del maiale. Per dire a qualcuno che un tempo era povero e che ora usa termini e modi chic gli si dice: “Hae magnato sempre nel trocco…..!!!”