L'autunno è alle porte e sembrerebbe tornare quell'odore che i residenti diversi anni fa denunciavano. Questa mattina alcuni concittadini si sono lamentati di un pessimo odore di putredine che si respirava nella zona artigianale.
Si tratta forse del biodigestore del "Fontanile delle donne" che incomincia a diffondere quell'odore, un "ever green", che purtroppo per loro i tuscanesi hanno imparato a conoscere qualche anno fa?
Un effluvio che probabilmente durante questi giorni particolarmente caldi si fa più presente, vuoi per le finestre aperte, vuoi per il tempo degli abitanti passato più all'aria aperta, vuoi perché da qualche parte deve pur sprigionarsi.
Circa due mesi fa veniva inaugurato l'impianto di compostaggio che, in base alle autorizzazioni rilasciate dalla Provincia e dalla Regione, deve svolgere la propria attività senza creare alcun impatto sulla vita civile e sociale della collettività, come al contrario sembrerebbe avvenire mediante emissione di odori non proprio tollerabili.
In quell'occasione i cittadini erano stati rassicurati che tutto era in sicurezza e quindi quell'odore degli anni passati sarebbe stato solo un brutto ricordo.
Un odore che "stalkerizzava" il quotidiano nell'indifferenza dell'amministrazione che però qualche settimana fa ha emesso anche un 'ordinanza che vieta l'attraversamento del centro abitato agli automezzi che trasportano Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano ma che nessuno sembra voler rispettare.
Le emissioni odorigene, forse, sono frutto di un rifiuto non completamente trattato e privato della sostanza organica come da normativa?.
Se un impianto di digestione anaerobica è ben progettato e ben gestito non emette cattivi odori, tuttavia ci sono stati esempi che hanno creato grandi disagi e conflitti sociali a causa delle emissioni maleodoranti e, in una situazione come l'attuale, se nessuno va a verificare il compost e i rifiuti prodotti, probabilmente saremo destinati a fare la stessa fine degli abitanti di Foligno, Narni e Spoleto.
Il nostro Comune dovrebbe farsi carico di chiedere alla Regione Lazio di intervenire in tempi celeri, con onere a carico regionale, al fine di verificare, senza preavviso, la qualità del rifiuto entrante e le procedure di copertura dello stesso o eventuali altre mancanze.
Si tratta di un impegno politico-economico che potrebbe aprire scenari inediti, oltre che tutelare i diritti dei cittadini.
Regino Brachetti
Capogruppo dei consiglieri di minoranza