Siamo in dirittura d’arrivo del prossimo Natale e, come ogni anno, non possono mancare la solita letterina, sotto il piatto, e i doni sotto l’albero o sul presepe.
“Caro Babbo Natale,
mi ricordo che la sera del 24 dicembre, quando ero piccino, mettevo sempre la letterina sotto il piatto indirizzata a Babbo Natale. Non mi ricordo più cosa chiedevo, sono passati tanti anni, poi si cresce e si capisce.
Mi ricordo che le vigilie erano giornate di gioia e di spensieratezza, mia madre faceva da mediatrice e mi suggeriva cosa chiedere.
Da qualche anno i miei genitori non ci sono più ma nonostante gli anni di consigli me ne davano ancora, ma non da consegnare a Babbo Natale. Non sono soltanto invecchiato, ma sono cambiati i tempi, anni luce dagli ormai lontanissimi anni 50. Adesso tutto corre veloce, si vuole tutto e subito, e il mondo lo tieni dentro uno smartphone, la tecnologia la fa da padrona, si sa tutto in tempo reale, ma le guerre e la fame nel mondo ci sono ora come allora. Non ci siamo evoluti di pari passo con la tecnologia, il terrorismo dilaga e la corruzione pure, la politica non riesce a fare il suo lavoro mentre ci sono milioni di persone che un lavoro nemmeno ce l'hanno e lo cercano disperatamente.
Ma il giorno di Natale siamo tutti più buoni, e si ritorna un po’ bambini, e allora visto che tra poco più di 24 ore si distribuiranno doni, e per Babbo Natale il lavoro è assicurato, qualcosina la voglio chiedere pure io, non egoisticamente per me soltanto, ma per l’intera città di Tuscania, ecco, vorrei un Sindaco diverso!
Non dico che ne voglio uno nuovo, a me basta che non dica bugie e non butti via i soldi dei cittadini; non sono tempi questi da avere le “mani bucate”, e il pinocchio lasciamolo fare a chi non fa l’amministratore, qui abbiamo bisogno che la comunicazione sia vera e sincera, e non soltanto sbandierata in momenti in cui non si può nemmeno replicare. Ecco caro Babbo Natale, se tu potessi portare delle “correzioni” in questo senso, per almeno altri 4 anni non ti chiederò altro, perchè raggiunto il quinto anno di mandato, la letterina, la metterò dentro l’urna, sperando che potrà andare meglio.
Questo è un sindaco che ha promesso di tutto e decantato, come si fa con il buon vino, di migliorare le condizioni del territorio e di vita dei tuscanesi, ma si ha l’impressione di vedere ogni volta la riproduzione di un film che all’inizio si presenta con un bel titolo, il film sembra interessante, con tanti attori che danno l’idea di sembrare discreti; mentre aspetti che inizi c’è tanta pubblicità e tu aspetti sempre, perché pensi che tra un po’ inizierà il film, aspetti di vedere il protagonista all’opera, ma il film stenta a partire e quando ti sembra che finalmente sia iniziato ti rendi conto che niente di quello che rappresentava il titolo viene portato in scena e che non si riesce a capire più chi è veramente il protagonista, né quale parte interpretano gli attori. Un brutto film che non ha né capo, né coda e comprendi che ancora una volta sei stato raggirato e ti senti deluso e amareggiato.
E’ così che mi sento quando sono costretto a camminare per strada con la testa rivolta verso il basso, non perché devo vergognarmi di qualcosa, ma perché devo stare attento a non inciampare o cadere nelle buche che l’asfalto presenta.
E’ così che mi sento quando i lavori di ristrutturazione di un edificio o di una scuola pubblica, una volta realizzati, ci si rende conto che non sono serviti a nulla perché o non si possono utilizzare oppure continuano a presentare gli stessi problemi che ne richiesero la loro ristrutturazione.
E’ così che mi sento quando mi capita di passare la sera per le vie del centro storico e incontrare giovani ragazzi e ragazze che bevono e fumano lasciando poi bottiglie vuote e cicche di sigarette che permangono sull’asfalto fino a quando, qualche residente di buona volontà ripulisce il tutto.
E’ così che mi sento quando vedo strutture e impianti pubblici lasciati in evidente stato di abbandono.
E’ così che mi sento quando passo per il quartiere Ex Gescal e vedo il verde incolto, panchine e cestini rotti, lampioni e cassonetti malridotti, marciapiedi distrutti, alberi pericolanti …..
Non dico che si devono fare i miracoli, quelli ormai non li fa più neanche il Padreterno, ma almeno incominciare a lavorare sulle piccole cose che danno decoro al nostro paese e che saltano all’occhio di chiunque. Vogliamo davvero incrementare il Turismo in questo modo?
Babbo Natale, se per accontentarmi vuoi sapere se quello che dico è vero, allora ti dovrei parlare anche dell’asilo, delle scuole comunali, delle palestre e degli impianti sportivi che a ogni pioggia si allagano, o peggio del progetto per la ristrutturazione e la copertura della piscina di viale Trieste dove si butteranno via tantissimi soldi … tanto paga pantalone.
Non sto qui poi a parlare della sicurezza e del progetto per la videosorveglianza che ancora a oggi non sembrerebbe essere operativo, della raccolta differenziata, della protezione civile comunale, della piazzola per l’elisoccorso, dell’ambulanza notturna del 118 che da qualche anno non abbiamo più, della rete idrica ridotta a colabrodo, dell’acquedotto che eroga acqua non potabile, del decoro e della pulizia del centro urbano, delle condizioni delle strade ecc…
Ecco perché, come regalo, vorrei un Sindaco diverso che cercasse di ridare dignità al nostro paese e alla gente non con belle promesse e belle parole ma con i fatti; la dignità di essere cittadini di una bellissima città come quella di Tuscania. Un sindaco con la S maiuscola che si confrontasse veramente con i suoi cittadini e con chi, in Consiglio Comunale, ne rappresenta il 50%. Un sindaco che fosse sempre sincero e trasparente, non occultante. Si possono anche avere idee politiche diverse e diversi progetti per la città, ma quando tutto questo viene mal posto o imposto, quando si vuol usare il bastone invece della carota, quando non si sanno le cose e si fanno errori e non si vuole ammetterlo, caro Babbo Natale capisci anche che tu che il mio non è più un regalo futile da bambino capriccioso, ma è invece quel che si dice, un regalo utile.
Pertanto vedi di fare del tuo meglio e, per favore, non farmi aspettare altri 4 anni”.
Tanti Auguri a tutti per un Natale sereno, unico e indimenticabile.
Regino Brachetti