In una commovente cerimonia che si è svolta mercoledì 6 dicembre presso la sede della Guardia Medica di Tuscania, presenti il direttore della ASL di Viterbo, il comando al completo della caserma della Compagnia di Tuscania, il congiunto di Laura Leonardi, Giuseppe Leonardi con la moglie, il rappresentante del comune, il dott. Marco Quarantotti, delegato all’Ambiente, Sanità, Protezione Civile e Biblioteca e tanti, tanti amici del prof. Pesiri tra i quali ho l’onore di farne parte, si è svolta la cerimonia di consegna di un defibrillatore, consigliato dalla ASL stessa che è ora a corredo della Guardia medica di Tuscania, grazie al gesto di un donatore comune.
Un particolare ringraziamento va a Sabino Buzi che ha curato i rapporti tra il prof. Pesiri e il dirigente della ASL. Grazie Sabino.
I defibrillatori dovrebbero essere disponibili come idranti ed estintori, sono dei SALVAVITA in alcune evenienze, ma purtroppo vige ancora tanta ignoranza in merito, nella speranza che venga colmata dal buon senso.
Il prof. Osvaldo Pesiri è sensibile a questo problema perché lo ha vissuto con la propria pelle, attraverso la sua amata compagna Laura Leonardi.
Queste le parole commoventi del prof. Osvaldo Pesiri durante la cerimonia:
“Laura stava molto male nell’ultimo periodo della sua vita. Le erano stati prescritti farmaci molto invasivi. I neurologi, tutti, raccomandavano di effettuare continui controlli per evitare problemi cardiaci.
Non sempre era possibile accompagnarla presso l unità sanitaria locale, né era possibile che tali controlli venissero effettuati a domicilio, per carenza di personale specialistico. Tali controlli venivano effettuati privatamente, ricorrendo a cardiologi disponibili a venire a domicilio.
Colgo l’occasione per ringraziare la dottoressa cardiologa Anna Tedeschi, cara amica di Laura che ci è stata molto vicino durante il periodo della malattia e sempre disponibile. Questo strumento, il defibrillatore è un regalo di Laura e in memoria di Laura Leonardi.
Si spera che possa servire a salvare vite umane e a tutti coloro che, per età o per malattie simili dovessero trovarsi, improvvisamente, in situazioni critiche. Grazie Laura.”