Una guerra infinita senza aver mai vinto una battaglia. Quella del parcheggio selvaggio sembra essere una lotta impari tra coloro che dovrebbero vigilare e quelli che dovrebbero semplicemente rispettare le regole. Non tanto per non incorrere in sanzioni, quanto per mantenere una città vivibile, che si presenti bene, che sappia accogliere i turisti e quindi civile.
La crisi abitativa di un centro storico non significa che questo debba essere invaso dalle automobili in sosta a ridosso di monumenti, vicoli, negozi e parcheggi riservati a disabili e Forze dell’Ordine.
Piazza Mazzini, Via Roma, via del Comune, via degli Archi sono alcuni dei luoghi più belli del centro storico di Tuscania perennemente deturpati dalla sosta selvaggia o impreziositi da soste artistiche?. A mio avviso come piazza Mazzini, anche piazza Matteotti si è trasformata in un parcheggio più brutto di uno sfasciacarrozze di periferia. All’ombra dei segnali di divieto di accesso o di sosta vietata, le auto pascolano tranquillamente lasciate alla rinfusa in mezzo a piazze o vicoli ormai vietati ai pedoni senza che nessuno faccia quasi nulla.
In via del Comune, una delle poche zone dove esiste qualche stallo gratuito, questa mattina erano parcheggiate, come spesso accade, tre auto a cavallo di due parcheggi o auto senza polizza assicurativa RCA come ho potuto verificare sul portale dell’automobilista.
Ho avvisato la P.L. e, siccome dopo due ore ancora non compariva nessuna contravvenzione sui parabrezza, ho pensato che non fosse passato nessuno a verificare. Mi sono diretto allora verso Piazza Mazzini passando per piazza Matteotti dove c’erano numerose auto parcheggiate ovunque ci fosse un piccolo spazio libero.
Ho visto due auto parcheggiate negli stalli riservati a quelle della Polizia Locale. Lo scout speed è stato così “costretto” a parcheggiare in mezzo alla carreggiata. Un altro “parcheggio artistico” come tanti se ne vedono sovente in città. Sono salito nell’ufficio della P.L. ma non ho avuto la possibilità di spiegare. La vicenda si sarebbe potuta chiudere con qualche colpo di fischietto e l’espressione un po’ contrariata degli automobilisti chiamati a liberare la piazza e gli stalli riservati o nel raccogliere la velina della P.L. dai tergicristalli del parabrezza.
Peccato però che la sosta artistica non fosse stata solo opera di cittadini poco accorti, o presi dalla fretta delle commissioni di routine, bensì anche di coloro che, probabilmente, quella multa dovrebbero elevarla facendo storcere il naso soprattutto in tempi di polemica sulla carenza di aree di sosta, parcheggi gratuiti che proprio gratuiti non sono e “paga e sosta”.
E’ paradossale che una città che si vanta di essere la “perla della civiltà etrusca a medievale” o “uno scrigno da scoprire”, con appuntamenti culturali anche di alto livello, cada in maniera così spudorata nell’anti estetismo per eccellenza e non “spinga” i propri cittadini ad indossare sempre il vestito della festa.
La politica del “predicare bene” a colpi di scout speed e “razzolare male” non ha mai dato buoni frutti. Credere che “politica”possa essere accolta a braccia aperte, nel momento di maggiore insofferenza, è l’ennesimo piede in fallo da evitare.