“Quando un cane si mette ad abbaiare a un’ombra, diecimila cani ne fanno una realtà”. (EM Cioran)
Su un paio di profili FB alcune persone hanno commentato il mio post sull’accessibilità agli impianti sportivi comunali da parte di privati cittadini.
Spiegavo che tutti i cancelli di accesso agli impianti sono perennemente chiusi. Posso dirlo perché ci passo più volte al giorno. Nell’unico cancello che a volte è aperto è affisso un cartello che ne vieta severamente l’ingresso.
Concludevo con una domanda: “O ti iscrivi all’associazione o paghi 5 euro ogni volta?”.
E’ una domanda e NON UNA AFFERMAZIONE.
Qualcuno così ha insinuato che io avessi scritto che per entrare sia necessario pagare 5 euro ed è partita tutta una serie di commenti di persone che, senza neanche capire ciò che ho scritto, hanno cominciato a sparare frottole.
Lo sparare “frottole” è la strategia che si utilizza, quando ormai disperati, per cercare di far credere al “nemico” che si hanno ancora munizioni.
Se avessi anche lontanamente immaginato che chi leggeva non era in grado di capire, avrei risparmiato la fatica. Ma come mai chi non capisce (o fa finta di non capire?) sono sempre e solo i “supporter” della Fulgur?
Ha proprio ragione il signore nello scrivere che prima di parlare sarebbe bene informarsi. In cosa consisterebbe la mia disinformazione? Quali affermazioni non corrette avrei fatto? Come scrivo sempre, sono in grado di dimostrare ciò che affermo e non sono, invece, come tutti costoro che pensano di aver a che fare con uno sprovveduto.
Non l’ho scritto prima d’ora, ma sono in grado di dimostrare che non è vero che chiunque può entrare anche solo per far tirare due calci al pallone ai figli piccoli sul prato vicino al campo da calciotto o correre sulla pista da atletica senza sentirsi in imbarazzo perché non iscritto. Sfido chiunque ad accedere alla palestra al di fuori dei giorni e degli orari previsti per gli allenamenti, anche quando sia presente il custode che diligentemente tiene sempre chiuso il cancello.
La cattiva informazione e il dolo consisterebbero forse nell’aver scritto che i cancelli sono sempre chiusi? E che in quello aperto c’è un cartello con scritto “severamente vietato entrare?”. O ancora che c’è un altro cartello con su scritto “Ingresso 5 euro”?
Quali sarebbero i commenti che farebbero ridere? E quelli che fanno pena?
Anche io ho riso molto, poi ho provato tanta pena, quando ho preso visione di un certo resoconto! Se vuole glielo mostro e commento.
Poi vediamo se avrà ancora così tanta voglia di ridere.
Le chiacchiere stanno a zero, contano i fatti.
Se chi ha fatto il commento precedente pensa di avere a che fare con uno stupido si sbaglia di grosso. Se davvero il terrapieno è stato distrutto in quel modo quasi 4 anni fa, come mai non è stato ancora risistemato? Se davvero il lavoro è stato fatto per riparare i cavi elettrici e la tubazione dell’acqua, dove è finita tutta la terra rimossa, oltre 300 mc? E’ in grado di mostrare la fattura per la rimozione terra e il lavoro delle riparazioni fatte?
E comunque lì sotto non passa nessun cavo elettrico e nessuna tubazione.
Chi pensa di prendere in giro? Forse davvero è meglio che torni a lavorare e non cerchi di difendere l’indifendibile.
Avrebbe dovuto essere presente al Consiglio comunale dello scorso 9 marzo per rendersi conto che ciò che ha scritto non è vero. Le sue frottole può continuare a raccontarle a coloro che le danno credito ma non al sottoscritto.
Effettivamente, come dice lei “io saprò anche tutto, ma lei non sa proprio una beata mazza!”.
Messaggio agli addetti: CQ? CQ? Ham IW0AYR?.
Se questo paese non è battuto da nessun altro per quanto riguarda invidia, ignoranza e pettegolezzi non lo so. Circa l’aiuto a chi si impegna mi sembra che ne sia stato fornito molto, forse troppo: impianti sportivi gratuiti, palestre scolastiche quasi a costo zero, contribuzioni, rateizzazioni, spese di gestione e chi più ne ha più ne metta.
QAV AFFA? QSM? QAF? QSL? QRA 73ASORETA!.
Non capisco quale sia il problema relativo alla assicurazione R.C. che è sempre obbligatoria e deve coprire tutti coloro che a qualunque titolo accedono agli impianti o praticano attività sportiva/motoria.
Il certificato è obbligatorio solo per chi svolge attività agonistica e per le strutture private che lo dovessero richiedere. Per gli impianti pubblici, anche dati in gestione, non bisogna presentare nessun certificato.
Ci si prenota e si paga il dovuto per usufruire della struttura.
Chi dovesse richiederlo farebbe un abuso.
In questa storia la tentazione di alcuni commentatori è stata quella di cercare confondere la realtà con i loro sogni, con la loro realtà che si deve arrendere alla verità.
Siamo talmente circondati dall’ipocrisia che la sincerità viene recepita come un’offesa, faziosità, cattiva informazione e dolo.
Le cose sono come sono, e non come loro vorrebbero che fossero.
Renato Bagnoli