Sull’imminente apertura dell’impianto di compostaggio, in località Fontanile delle Donne, interviene il capogruppo di opposizione Regino Brachetti.
Sull’imminente apertura dell’impianto di compostaggio a Tuscania, in località Fontanile delle Donne, interviene il capogruppo di opposizione in consiglio comunale Regino Brachetti, dopo aver letto le affermazioni del sindaco Bartolacci che ha dichiarato alla stampa: “Contatteremo la struttura perché i sindaci verifichino le possibilità di conferimento dei rifiuti”.
“Tuscania – afferma Regino Brachetti – grazie al duo Bartolacci-Liberati diventerà la pattumiera del viterbese e, perché no, in futuro anche della capitale, visti i gravi problemi di Roma in tema di rifiuti.
Quanto sta accadendo è scandaloso – prosegue Brachetti – stiamo assistendo a una corsa contro il tempo molto sospetta del sindaco e degli altri personaggi che ruotano attorno a lui in questa vicenda, affinché l’impianto venga aperto prima possibile.
In questa frenetica volata verso la trasformazione di Tuscania nella capitale dei rifiuti organici, notoriamente i più maleodoranti, non si fa scrupolo di calpestare ogni minimo decoro istituzionale, ignorando completamente l’opposizione, nonostante una richiesta di consiglio comunale sull’argomento, e incontrando delle associazioni delle quali l’unica titolata a esprimere un parere è la Coldiretti.
Addirittura si parla di patti territoriali, nell’ennesima pagliacciata che deve servire a coprire la gravità di quanto sta accadendo. Il tentativo di alzare una cortina fumogena trova poi la sua sublimazione con l’invito fatto dal sindaco, non si capisce a che titolo, a visitare un impianto privato.
Insomma, si tenta di tutto per far passare come normale una questione che rappresenta, viceversa, un punto di svolta storico per la città, trasformata da centro a vocazione turistica a punto nevralgico di smaltimento di rifiuti.
In questa operazione si stravolgono ruoli e competenze: il sindaco che scrive al prefetto, chiedendogli, cosa mai vista prima, un parere di legittimità sulla nostra richiesta di consiglio comunale, calpestando così le competenze del presidente del consiglio, mentre l’unico organo istituzionalmente deputato alla discussione preventiva sull’argomento, ovvero il consiglio comunale, viene completamente spogliato delle sue funzioni, forse perché in quella sede ci potrebbe essere qualche sorpresa sgradita a Bartolacci.
In mezzo a questa sarabanda, i cittadini di Tuscania, che molto presto si troveranno a convivere con un impianto che, per stessa ammissione del sindaco, si candida a ospitare i rifiuti di tutta la provincia, salvo sorprese che potrebbero allargare i confini del conferimento”.