Nei giorni scorsi la pagina Facebook di Obiettivo Comune mi ha affibbiato un “che figura di m…da con tanto di Emilio Fede al seguito come potete vedere nello snapshot a destra.
In realtà io ho definito i “FANS” di Obiettivo Comune come pecore che seguono il gregge perché spesso applaudono anche affermazioni che non corrispondono alla realtà come i post sulla video sorveglianza, sulla palestra delle scuole, sull’ascensore del comune etc,. Non ho detto che TUTTI I TUSCANESI sono pecore (come al solito rivoltano la frittata a loro favore). Voglio ricordare a Obiettivo Comune che hanno vinto le elezioni con poco più del 20 % degli elettori tuscanesi e che la pagina Facebook che gestiscono non è altro che una pagina di continua propaganda spesso non corrispondente alla verità.
Ma meglio di me, lo spiega l’amico Renato Bagnoli che è sempre molto documentato nella sua esposizione degli argomenti. luigi pica.
Ecco l'articolo di Bagnoli:
Da diversi anni molti abitanti del centro storico si lamentano del grado di intollerabilità del disagio provocato loro dall’inquinamento acustico provocato da alcuni esercizi pubblici e dai loro avventori soprattutto durante le giornate del venerdì e del sabato nel periodo estivo e autunnale. E’ stato evidenziato come i fatti disturbanti, che si protraevano ben oltre la mezzanotte, spesso erano accompagnati da fenomeni di degrado fisico determinato da bottiglie lasciate in strada, rifiuti, bisogni fisiologici e da comportamenti incivili dovuti a musica prodotta da giovani D.J. o dal vivo di complessi musicali emergenti e ancora abuso di alcool, motorini smarmittati, sgommate, schiamazzi, parcheggi in doppia fila.
Si tratta di questioni attinenti al vivere civile su cui avrebbe dovuto e dovrebbe vigilare il Comune.
Cittadini esasperati hanno chiesto più volte l’aiuto dell’amministrazione e in particolare del sindaco. Dopo segnalazioni, lettere e telefonate notturne ai C.C. la situazione è sempre restata stagnante e così si è proceduto a raccolte di firme e all’invio di diverse lettere.
C’è stata sempre una grande delusione da parte dei cittadini che, a fronte di numerosi esposti e petizioni, non hanno mai ricevuto risposta da parte dell’Amministrazione comunale. Quando una petizione come quella del 2015 è arrivata a raccogliere circa 80 firme non si poteva pensare che il problema non esistesse.
A fronte del problema evidenziato da molti relativo ai disturbi alla quiete pubblica, altri invocano una maggiore animazione del territorio come proposta utile a contrastare alcuni fenomeni di disagio del centro storico, soprattutto quando non si tratta di iniziative estemporanee ma che siano in grado di creare e radicare abitudini diverse da parte dei cittadini.
In siffatta situazione la legge riconosce al Sindaco il dovere/potere di intervenire per verificare il problema e, quando necessario, intervenire con i mezzi eccezionali che l’ordinamento pone a sua disposizione per fronteggiare l’inquinamento acustico.
Alle 19 e 30 gli agenti della Polizia Locale mollano la penna e nel centro storico, dopo un paio d’ore, la gente inizia ad uscire. Se i vigili se ne vanno così presto è chiaro che la situazione del decoro e della serenità è assolutamente fuori controllo e il limite massimo per le immissioni sonore, pari a 40 db previsto per il centro storico, va a farsi benedire ogni fine settimana. Così anziani, famiglie con bambini piccoli, malati, chi vorrebbe starsene tranquillamente in casa e tutti coloro che devono alzarsi la mattina presto per andare a lavorare sono costretti a subire.
Chiaramente si tratta di una questione di rispetto e di limiti: ognuno ha il diritto a uscire la sera e a divertirsi, ma è altrettanto vero che molti altri hanno il diritto di poter dormire serenamente la notte e di trovare pulita e libera dalle auto la piazza/strada dove abitano. Fermo restando che il rispetto per i beni comuni è sacrosanto e che urinare sui muri, e in particolare in via dei Priori e sotto l’arco del Governatore, è un gesto da condannare sempre e comunque.
La Polizia Locale dovrebbe avere il compito di assumere una maggiore caratterizzazione e garantire un maggiore impegno sul tema della qualità e della vivibilità urbana durante le ore notturne dei fine settimana. Vivibilità e qualità urbana come grande contenitore che dovrebbe essere declinato in termini di controlli molto variegati che vanno dalla manutenzione e cura dei spazi pubblici a interventi che riguardano temi complessi che per essere affrontati richiedono più strumenti e competenze come il degrado sociale, il controllo degli esercizi pubblici, degli avventori che disturbano e la conflittualità di territorio in generale.
Con molta cautela, e con risultati poco entusiasmanti al fine di rilanciare un’economia che stenta a partire, non si sono mai cercate soluzioni che riuscissero a garantire un compromesso fra la gestione degli esercizi pubblici e le famiglie che denunciano tutto questo.
Vi è stata sicuramente una carenza di controllo e diligenza da parte del Comune, per riportare le immissioni entro la soglia di tollerabilità, come riportato a chiare lettere su proprio su Obiettivo Comune qualche giorno fa.
“Non cadiamo nelle provocazioni di Giulio al quale vogliamo ricordare che lo abbiamo tollerato anche quando molti cittadini si lamentavano dello schiamazzo del suo locale. Forse abbiamo sbagliato a lasciare fare a Giulio ciò che gli pare con il suo locale, con i vicini, con il disturbare gli abitanti che gli abitano intorno”.
Come è possibile per un amministratore pubblico dichiarare di aver tollerato gli schiamazzi che provenivano da un esercizio di somministrazione nonostante le lamentele di molti cittadini?.
Come può un amministratore locale scrivere che forse abbiamo sbagliato a lasciare fare al gestore ciò che gli pare disturbando gli abitanti che gli abitano attorno?.
Non è che “FORSE hanno sbagliato?” HANNO SBAGLIATO e senza FORSE.
Forse hanno sbagliato a fare queste dichiarazioni.
Compito di un buon amministratore dovrebbe essere quello di evitare soprusi e favorire la pace sociale.
Un ennesimo autogoal.
A mio parere avrebbero dovuto scrivere ABBIAMO SBAGLIATO E CI SCUSIAMO CON TUTTI I CITTADINI PER NON AVER MAI PRESO I PROVVEDIMENTI NECESSARI PER RISOLVERE I DISAGI LAMENTATI.
Chissà come mai quando un cittadino rappresenta un problema, come quello dell’ascensore comunale o espone una critica per le antenne collocate sulla Torre di Lavello i nostri amministratori le considerano solo PROVOCAZIONI e non le prendono in considerazione?. Ogni cittadino ha il diritto di esprimere il proprio parere circa la gestione del nostro Comune.
A volte farebbe bene mettersi una mano sulla coscienza.
Ma c’è anche chi non abbassa la testa e risponde per le rime mettendosi la “pennazza del criticone”.
Renato Bagnoli