Nei giorni scorsi si sono svolti i festeggiamenti in onore dei SS Martiri e per due eventi dichiarati a “rilevante impatto locale”
il sindaco, con le ordinanze n. 75 e 92 e “visto il piano di emergenza comunale”,
ha deciso, “per la gestione degli stessi e al fine di coordinare i servizi di soccorso e coordinamento alla popolazione e per fronteggiare eventuali emergenze”, di attivare il Centro Operativo (COC) presso
e i responsabili delle funzioni di supporto.
Facendo poi riferimento a tutta una serie di leggi, decreti, note e circolari
ha deciso anche di attivare, “al fine di soddisfare le esigenze di sicurezza e pubblica incolumità” le associazioni di volontariato quali la CRI e il Gruppo di ProCiv.
Sino a questo punto non ci sarebbe nulla di strano se non fosse per alcune incongruenze quali:
1) Il piano di emergenza del nostro comune non prevede nulla riguardo “eventi a rilevante impatto locale” e pertanto non si capisce a quali disposizioni pre-pianificate, i responsabili delle funzioni di supporto, avrebbero dovuto fare riferimento;
2) Il piano di emergenza indica due siti ove, dal gennaio 2017, avrebbero dovuto essere predisposti il COC primario (campo sportivo Fioravanti) e il secondario (Municipio) ma, contrariamente a quanto previsto, si è deciso, in 4 e 4otto, di spostarlo presso il comando della P.L.;
3) Il nostro piano prevede che le funzioni di supporto siano espletate da 4 responsabili, mai nominati e formati per la gestione delle emergenze, che sono l’Arch. Chiatti, il Cte Belli (in pensione dal gennaio 2018), la sig.ra Pucciotti e il sig. Cesetti. Tre di costoro, non si sa come ma soprattutto perché, sono stati sostituiti da due dipendenti comunali e un cittadino che non sono mai stati nominati e tantomeno formati precedentemente.
4) Le norme in vigore prevedono che i responsabili di funzione debbano essere nominati con decreto sindacale, trasmesso poi agli stessi, a Regione, Provincia e Prefettura ma ciò non è mai stato fatto così si pensa che sia sempre possibile sostituirli a piacimento e a seconda del gradimento;
5) Per quanto riguarda l’impiego del personale del Gruppo di ProCiv, nessuna delle leggi, decreti, note e circolari, citate a premessa delle ordinanze, prevede la possibilità di un loro impiego al fine di soddisfare le esigenze di sicurezza e pubblica incolumità durante eventi o manifestazioni che abbiano le caratteristiche dei due in questione.
Concludendo: I piani di emergenza comunale vengono redatti al fine di pianificare nei minimi dettagli tutte le procedure, il personale e i mezzi da doversi impiegare in caso di calamità/emergenza affinché nulla sia lasciato all’improvvisazione.
Tutto il personale indicato nel piano deve essere nominato e formato.
Quello che è stato messo in atto non risponde neanche lontanamente alle procedure che si sarebbero dovute seguire anche solo per l’attivazione del Centro operativo comunale.
La sicurezza e la pubblica incolumità si possono cercare di tutelare solo con una attenta pianificazione e uno scrupoloso rispetto delle procedure standardizzate in sede di redazione del piano, e non con l’improvvisazione.
Per quanto riguarda la cultura della prevenzione e dell’incolumità pubblica il nostro comune deve ancora fare molta strada.
Di questo passo non andremo mai da nessuna parte.