“Innanzitutto una doverosa premessa: grazie ai tanti tuscanesi che hanno deciso di darci fiducia. Il nostro impegno e la nostra attenzione non verranno mai meno. La nostra sarà un’opposizione rigorosa, puntuale, inflessibile, esercitata in nome di quella larga parte di elettori che hanno scelto la lista “Insieme per Tuscania”, un gruppo di persone per bene che, con orgoglio, ho rappresentato e continuerò a rappresentare, seppur con un ruolo diverso”. Così Regino Brachetti commenta il risultato elettorale per le comunali a Tuscania.
“Ho letto alcune dichiarazioni del mio avversario, a proposito della sua presunta volontà di fare il bene della città, cosa, per altro, abbastanza scontata, visto che ancora non ho mai letto affermazioni in senso contrario da parte di chiunque si prepari a assumere responsabilità di governo – prosegue Brachetti – ma non credo che il bene di Tuscania passi attraverso l’impianto di compostaggio al Fontanile delle Donne, né per le centinaia di ettari di terreni agricoli destinati agli impianti fotovoltaici.
Nel suo dichiarare che spera che qualcuno capisca che ha fatto ormai il suo tempo, riferendosi chiaramente a me, inoltre il rieletto sindaco compie due errori clamorosi:
- il primo, più grave, mancando di rispetto nei confronti dei tanti elettori che ci hanno scelto, che meritano, viceversa, attenzione e considerazione;
- il secondo, dovuto alla memoria corta, che gli impedisce di ricordare che il suo affacciarsi alla politica è avvenuto grazie a me, con ciò che ne consegue, rispetto alla freschezza della sua proposta politica e amministrativa.
La realtà è, invece, ben diversa da quella che lui rappresenta, e parla di situazioni e circostanze strane, accadute nelle ultime ore, sulle quali ci soffermeremo attentamente.
Dice che la differenza tra le nostre due liste è stata appena di 194 voti. Conferma che si è assistito, nelle ultime settimane, a un turbinio di incarichi, appalti e appaltini, cosa denunciata pubblicamente anche da un altro candidato sindaco e a promesse più o meno evidenti e conclamate.
Un sistema sul quale ci soffermeremo con attenzione e sul quale altre autorità di controllo sarebbe opportuno accendessero un faro, se necessario anche con la nostra collaborazione, così come sarebbe il caso di approfondire come sia stato possibile il proliferare di preferenze, nei riguardi di candidati apparentemente senza particolari attrattive elettorali.
Detto questo, il gioco democratico prevede che ci siano ruoli e attribuzioni diverse. Il nostro è quello dell’opposizione, che eserciteremo senza sconti, in ossequio alla volontà delle tante persone che ci hanno dato il loro consenso, alle quali siamo grati” conclude Brachetti.