Il parroco di Santa Maria Nuova aveva 91 anni - Domani, 28 febbraio, alle 15 i funerali presieduti dal vescovo Fumagalli.
E’ morto don Angelo Gargiuli. Lo storico parroco di Santa Maria Nuova aveva 91 anni. Ne avrebbe compiuti 92 ad aprile.
Don Angelo è morto questa notte poco dopo mezzanotte alla clinica Salus. La salma oggi, alle 10, verrà trasportata nella sua chiesa di Santa Maria Nuova, dove verrà allestita la camera ardente per il saluto dei fedeli.
Chiesa di cui è diventato parroco dopo la morte in un incidente del fratello Mario, anche lui sacerdote. Da qualche anno era viceparroco.
I funerali si terranno domani, 28 febbraio, alle 15 alla chiesa di Santa Maria Nuova. Presiederà il vescovo Lino Fumagalli.
Don Angelo, nato a Tuscania il 28 aprile 1927, ha svolto diversi lavori da giovane: ragazzo di bottega da un barbiere, poi da un fabbro, quindi in una falegnameria e poi in campagna. Grande la sua passione per il disegno e la pittura.
Ha poi lavorato in seminario e proprio in seminario arriva la vocazione. Diventa quindi seminarista ed è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1952. Il giorno successivo, la prima messa in cattedrale a Tuscania.
Don Angelo è stato viceassistente dell’Azione Cattolica. Ha fondato il giornale Sottobanco di cui era direttore responsabile, essendo giornalista fin dal 1961.
E’ stato insegnante di disegno; vicerettore ed economo del seminario; aiuto del fratello Mario, parroco di Santa Maria Nuova; insegnante di religione alla scuola media, poi al Preziosissimo Sangue, quindi al ragioneria e al geometri.
Dopo la morte improvvisa del fratello Mario, parroco di Santa Maria Nuova, su richiesta del vescovo Adelchi Albanesi, lo sostituisce nel ruolo.
Dal 19 febbraio 1966, per 40 anni ha svolto il ruolo di padre, fratello, consigliere per tutti i parrocchiani, che avevano sollecitato la sua nomina.
A lui si deve la sistemazione del chiostro Longobardo, della cripta, il recupero delle opere d’arte della chiesa di Santa Maria Nuova, il restauro del soffitto che oggi si può ammirare con le varie pianelle dipinte.
Con lui scompare uno dei sacerdoti più autorevoli, conosciuti e attivi della diocesi e un pezzo della storia della città.