La toponomastica è la parte della linguistica che si occupa dell' insieme dei nomi attribuiti alle entità geografiche e si dedica al loro studio per approfondirne le modalità di formazione e diffusione sul piano geografico e storico.
Anche se è impossibile conoscere con precisione quando l'uomo abbia iniziato ad attribuire il nome ai luoghi che lo circondavano, sembra che ciò sia avvenuto quando le popolazioni, dopo aver occupato in modo stabile i territori, hanno sentito il bisogno di avere la possibilità di indicare alcune entità geografiche specifiche. Così le prime ad essere state individuate in modo diretto sono stati i fiumi e i monti per arrivare alle grandi vie di comunicazione e a quelle dei centri urbani.
La nominazione delle strade è una cosa seria. E’ il modo con il quale si individua e si qualifica ogni zona dei paesi e delle città e spesso lo si fa utilizzando i nomi dei personaggi che hanno dato lustro alla Nazione e alle diverse città.
Una delle prime cose che si fa a scuola, dopo aver insegnato ai bambini a leggere e scrivere, è quella di spiegare loro il territorio in cui vivono, facendogli così prenderne possesso, partendo dal nome della scuola o della città, dal toponimo della strada o del personaggio a cui si intitola e, attraverso questo percorso, guidarlo ad una delle scoperte più belle che possa fare un giovane abitante di un determinato luogo.
Passeggiando per Tuscania ci si rende conto di quante vie siano state intitolate a personaggi, eventi o attività e averlo fatto significa dare alla nostra città un segno della sua realtà più profonda che non fu una realtà di poco conto.
Molti personaggi storici che troviamo indicati nella segnaletica delle città, e in particolare della nostra, sono noti a tutti come ad esempio: Enrico De Nicola, Alcide De Gasperi o Salvo D’Acquisto.
Altri sono sconosciuti a livello nazionale ma familiari ad alcuni abitanti dei paesi in cui sono vissuti o nati come Don Dario Nardi o Giantommaso Silvestrelli, nobile tuscanese padre del Passionista, beato dalla chiesa cattolica, Bernardo di Gesù Silvestrelli che ebbe a dire: “Tutta la terra è in una lagrimevole desolazione, perché non v’ha alcuno che riconcentrandosi in sé si applichi alla considerazione. E difatti da tutti si crede di dover morire, ma da pochissimi si pensa a prepararvisi, ed a prevedere le conseguenze. Si crede che vi è un inferno; ma generalmente non si considera che cosa sia, quanto vi si patisce, e che vi si può cadere da un momento, all’altro. Si crede, ed anche da tutti si spera un paradiso; ma quasi nessuno pensa a guadagnarselo. Così pure si crede che un Dio ha patito, ed è morto per noi; ma non si pondera quanto ha patito, e le ragioni per cui egli ha patito. Si crede che Dio ci ami, ci benefica; ma non si considera l’obbligo gravissimo che si ha di riamarlo e di servirlo. Insomma ecco il danno che ci viene dal difetto dell’orazione mentale: si ha la fede, ma una fede sterile; si crede, ma non si opera in conformità di quello che si crede”.
A Tuscania potrebbe capitare di imbattersi in via Salvo D’acquisto e riconoscerla dall’indicazione posta su di un cartello …. di cartone legato ad un palo dell’illuminazione pubblica.
Per quanto riguarda invece le vie Don D. Nardi, G. Silvestrelli, E. De Nicola e A. De Gasperi è impossibile trovarle perché non è stata ancora collocata la relativa segnaletica.
Si potrebbe obiettare che sono vie nuove.
Non credo, visto che sono state intitolate almeno 15 anni fa.
Forse allora non si è ancora provveduto a commissionare le targhe da applicare?
Neanche, visto che tutte e cinque le targhe sono state acquistate per 1.215 euro il 30 dicembre 2017 con determinazione n.693.
Ma allora che fine hanno fatto?
(In attesa di una risposta continuiamo ad usare cartelli di cartone!)