A Tuscania grandi manovre effettuate “in zona Cesarini” (a ridosso del termine di mandato di questa amministrazione) forse per dimostrare una “efficienza” che lascia molti dubbi. Ultimamente lo abbiamo visto con la capitozzatura di alcuni alberi già segnalata da questo sito con l’articolo “DOPO LE QUERCE ORA I PLATANI”. di Renato Bagnoli. A segnalare una ulteriore anomalia, ancora un cittadino indignato per il trattamento degli alberi in via XXIV maggio che sono stati asfaltati al collo della base non rispettando delle normalissime norme a difesa delle piante che oltre che ornamenti sono delle cose viventi. luigi pica.
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Ecco la segnalazione pubblicata su “Succede a Tuscania” di Facebook:
Com'è noto gli alberi vivono... d'aria!
Ancora una volta si deve assistere alla solita pratica di chiudere con l'asfalto il colletto degli alberi, una pratica sbagliata ma soprattutto dannosa.
Siamo a Tuscania, su via XXIV Maggio, pochi giorni fa riasfaltata. E questo è il risultato: i Lecci sono stati isolati da ogni fonte di acqua e invece di lasciare intorno al colletto un po' di terra, l'asfalto li ha "murati" a terra.
Non so perché - quando si tratta di potature o di lavori stradali - non ci sia mai un esperto agronomo o forestale in grado di indicare come non danneggiare gli alberi, che sono esseri viventi - e non pali elettrici - e sono un patrimonio della comunità. Specialmente se parliamo di Lecci, notoriamente di crescita lenta. Mah...
M. S.