Dal Corriere di Viterbo del 08/07/2019
di Evandro Ceccarelli
L’ex sindaco Brachetti contro il progetto: “Si trova in una zona alluvionabile e a meno di 150 metri da un corso d’acqua”.
Tra l'ordinanza di Zingaretti, che obbliga pure la Tuscia a farsi carico dello smaltimento della "monnezza" di Roma, e le reali capacità produttive dell'unico impianto in funzione in provincia (Casale Bussi di Ecologia Viterbo), qualcosa non quadra. Almeno apprentemente. Come si può pretendere, ci si domanda, di far arrivare altri camion dell'Ama presso il centro raccolta e trattamento di una società autorizzata a lavorare al massimo 215 mila tonnellate di rifiuti l'anno e quindi con un'autonomia giornaliera limitata a 600?
Come si fa a chiedergli di stare aperti anche di domenica, sapendo che tra uno o due mesi raggiungerebbe il tetto massimo di rifiuti non viterbesi e non sabini ricevibili presso i propri stabilimenti?
La risposta a questi interrogativi, a detta di molti, andrebbe ricercata nell'imminente apertura di un impianto di compostaggio a Tuscania (località Fontanile delle donne), al momento in attesa della firma del protocollo per la legalità chiesto dal prefetto. Poche settimane ancora, dopodiché ci sarà spazio nel Viterbese per altre 60 mila tonnellate di rifiuti da trattare per poi, in parte, portare in discarica.
A pensarla così è l'ex sindaco della cittadina rasenna Regino Brachetti, che però sul progetto solleva molti dubbi: "Innanzitutto - dice –l’'impianto è stato costruito in una zona alluvionabile. Poi, in contrasto con le norme ambientali, si trova a meno di 150 metri da un fosso (il Capecchio); è accessibile tramite una strada sterrata talmente stretta che non so dove faranno passare i camion e infine non è autonomo per quanto concerne l'approvvigionamento idrico: l'acqua dovranno portarla con le autobotti, prelevandola dal vicino fontanile".
Le autorizzazioni sono state rilasciate dalla Regione e dalla Provincia. Quelle urbanistiche dal Comune. A Brachetti, capogruppo di opposizione in Consiglio, non piace la gestione complessiva della pratica: "Ricordo che quando ero sindaco, Bartolacci (attuale primo cittadino) per una vicenda simile organizzò una manifestazione con sette-ottocento persone. Adesso nulla: per lui il problema non esiste".
Sulla questione si sono svolte già un paio di riunioni in Prefettura, "ma la minoranza non è stata mai invitata”, aggiunge l'ex sindaco. Che non manca di sottolineare come sia stata anche disattesa la richiesta di un Consiglio comunale ad hoc "avanzata già molto prima delle elezioni" (novembre 2018).
"Siamo stati - conclude - tenuti all'oscuro di tutto. Non c'è stata la volontà di discutere pubblicamente del progetto e di condividerlo con i cittadini. Basti pensare che ad ima riunione con le parti sociali, anziché invitare Legambiente o Coldiretti, tanto per fare esempi di organizzazioni con competenze specifiche, hanno chiamato la Croce rossa, le associazioni culturali e addirittura il sodalizio religioso che porta in processione la statua della Madonna".
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Sul Corriere di Viterbo, anche questo articolo di Evandro Ceccarelli:
Ci sarà spazio per altre 60 mila tonnellate gestito dalla società Asja. L'impianto di Tuscania è stato realizzato dalla società Asja. Dal momento che il servizio di smaltimento in provincia di Viterbo e in provincia di Rieti è garantito da Ecologia Viterbo tramite Casale Bussi e la discarica di Monterazzano (che peraltro assorbe già anche 40 mila tonnellate di rifiuti romani), esso, tarato per 60 mila, tonnellate, al di là degli aspetti ambientali che preoccupano alcuni cittadini e talune associazioni del territorio, teoricamente potrebbe rappresentare una valvola di sfogo, oltre che per Roma, anche per Civitavecchia.
In molti desta perplessità l'impatto sulla circolazione stradale, se è vero che ogni giorno dovranno transitare sulla strade provinciali della zona decine di camion. Non è stato tuttavia ancora definito il tragitto preciso che saranno obbligati a seguire. Anche di ciò si è parlato nelle recenti riunioni in Prefettura, a cui hanno preso parte il dirigente del settore ambiente della Regione, la viterbese Flaminia Tosini, il Comune e la Provincia.
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Ecco un breve video (4 minuti e mezzo) di Regino Brachetti sull'argomento: