Questa mattina presso il teatro comunale si è svolto un evento al termine del quale era previsto il lancio di centinaia di palloncini colorati ai quali erano attaccati lunghi nastri e bigliettini. La presenza di un fortissimo vento di Nord-Est, probabilmente nel giro di un’ora, li avrà trasportati sul mare ad una quota di diversi chilometri dove poi saranno scoppiati.
Lanciare in aria palloncini può essere davvero divertente per festeggiare un matrimonio, un compleanno o un particolare evento come quello di oggi; ma dove finiscono i loro resti quando terminano il loro viaggio?.
I palloncini e i nastri che li decorano arrivano a terra o raggiungono il mare con conseguenze dannose per i terreni, le acque e per tutti i tipi di animali, in particolare per quelli marini come uccelli, tartarughe e cetacei.
I palloncini, da sempre oggetto di gioia e divertimento, non solo per i più piccoli, da molti anni “fanno la festa" a troppi animali che li scambiano per le loro prede. Spesso i resti dei palloncini esplosi finiscono sulle strade, fra i rami degli alberi e negli oceani dove decine di creature muoiono cibandosene, soffocando o rimanendovi intrappolate.
A rendere ancor più letali questi oggetti sono i nastri colorati e le cordicelle che spesso li decorano, che aggrovigliandosi attorno agli animali o bloccandosi nel loro tratto digerente provocano una dolorosa e lentissima morte per denutrizione.
In Italia il divieto di vendere i palloncini è stato introdotto, per rispetto alla fauna marina, solo dal comune di Maruggio in Puglia. Con i palloncini, oltre a creare gravi danni all’ambiente, si dissipa anche un prezioso e ormai rarissimo gas: l’elio che, secondo un autorevole studio, nel giro di una generazione con i consumi attuali sparirà con gravi conseguenze in molti campi della nostra vita.
Questo elemento chimico conosciuto sotto forma di gas, privo di odore e sapore, è inerte ed è per questo che viene largamente impiegato e troppo spesso sprecato.