Ricevo da Valentina Rinaldi e pubblico nel mio blog:
Apprendiamo, con stupore, della richiesta da parte della sezione ANPI di Tuscania, di concedere la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre.
Nella nota, resa pubblica dalla stessa sezione ANPI, si parla di oltre 200 minacce giornaliere che la senatrice avrebbe ricevuto via social: la notizia è stata smentita categoricamente dalla stessa Liliana Segre ed anche da testate giornalistiche vicine alla sinistra.
Riteniamo, inoltre, inesistenti le motivazioni della concessione della cittadinanza onoraria, in quanto quest'ultima viene riconosciuta ad un individuo legato al luogo in cui viene richiesta, per il suo impegno e per i suoi meriti di carattere oggettivo, cosa, in questa specifica circostanza, non riscontrabile, in quanto la senatrice non si è mai resa protagonista di vicende legate al nostro Comune di Tuscania.
Strumentalizzare politicamente una situazione di allarmismo creata ad arte da esponenti della sinistra al governo, i quali hanno rilanciato acriticamente una bufala conclamata di un noto giornale nazionale (La Repubblica) , per creare un falso clima di antisemitismo, è scorretto ed utile solo a mettere in cattiva luce l'avversario sovranista, anzi, potrebbe creare un clima di odio ed andare a sminuire o discriminare altri individui ben più accreditati per ricevere la cittadinanza onoraria del Comune di Tuscania.
Per questo chiediamo al Sindaco di non cadere nel tranello e di non cedere ai ricatti morali della sinistra, seguendo l'esempio del centrodestra in Parlamento, quella stessa sinistra stracolma di odio e violenza, sia in rete che fuori, che non ha proprio nulla da insegnare a chi non è della stessa fede politica.
Valentina Rinaldi