Il Consiglio Comunale dello scorso 22 ottobre ha dato il meglio di sé, o forse il peggio, nel discutere ben 11 punti di discussione, alcuni dei quali ancora in evoluzione o sconclusionati.
A scontrarsi, il sindaco e 12 consiglieri che discutevano con un tempo che, in più occasioni, andava oltre il limite consentito andando per un paio di volte e per oltre mezz’ora fuori tema, massimizzando le problematiche della città.
Fin qui tutto normale, visto che durante ogni Consiglio non manca mai l’occasione da entrambe le parti di fare anche un poco di politica spicciola e di lanciarsi qualche frecciatina.
Ma quando vedi la luce del sole tramontare, punti, non inseriti all’ordine del giorno, trattati per oltre mezz’ora e la sala Consiliare svuotarsi lentamente diventa difficile seguire un dibattito che si è protratto dalle 18 sino a superare abbondantemente le 23.
Dopo le prime 4 ore di visione, quando ormai prossimo allo stremo delle forze, mi aspettavo che, da un momento all’altro, si sarebbe alzato un ragionier Fantozzi qualunque che, tra gli applausi degli astanti, esclamasse ad alta voce “la corazzata Potemkin è una cagata pazzesca!”.
Tante imprecisioni e la solita disinformazione, lo stesso insopportabile scontro tra maggioranza e opposizione e nessuna proposta concreta da un Consiglio comunale che, per l’ennesima volta, delibera di votare all’unanimità una commissione per rivedere un paio di regolamenti che faranno la stessa fine della proposta votata nel mese di giugno per un regolamento relativo alle riprese video delle sedute o per approvare un progetto che ci vede capofila, che coinvolge 19 comuni, e che come risultato certo avrà solo lo sborso di denari pubblici.
Non ci vogliono mesi e non serve un nuovo regolamento quando basta inserire un articolo relativo alle riprese video in quello del Consiglio comunale.
Come hanno potuto approvare un progetto che prevede che, entro 30 giorni dalla votazione consigliare, si debba presentare l’elenco del personale, delle tecnologie, del materiale e mezzi che intendiamo mettere a disposizione quando non disponiamo niente di tutto ciò neanche per le nostre esigenze?
Questo progetto a mio avviso farà la stessa fine di quello della piscina coperta di viale Trieste. Spero di sbagliarmi ma credo che sarà un altro “grande buco nell’acqua”.
Non so se la stessa cosa che è accaduta a me, che ho visto per ben tre volte i filmati del consiglio, sia stata avvertita anche da quanti erano presenti o da coloro che hanno visto le riprese e sono rimasti piuttosto disorientati.
Un appuntamento assolutamente inutile, che, per certi versi, mi è parso essere deleterio e controproducente, un dibattito in cui era lecito attendersi interventi qualificati e competenti, possibilmente supportati da dati e informazioni puntuali e dettagliate.
C’era da attendersi che venissero fuori delle proposte concrete per la nostra salute e sicurezza, una maggior trasparenza delle erogazioni economiche alle associazioni, una proposta per la soluzione del problema dell’arsenico, per aiutare la famiglia di un ragazzino diversamente abile che in cambio alle sue richieste di aiuto riceve solo indifferenza, per far pagare le tasse a tutti coloro che sino a oggi probabilmente non lo hanno fatto, senza “scaricare” sui responsabili degli uffici.
Invece ho assistito ad uno spettacolo davvero sconfortante, con tanti interventi approssimativi conditi spesso da dichiarazioni prive di riscontri e di fondamento che hanno confermato che continuiamo a procedere in ordine sparso, con poche idee e, per giunta, molto confuse invece di portare avanti uniti e coesi progetti e richieste.
E’ stata una serata interminabile quella del 22 e mi rendo conto che non sia stato possibile per i presenti cogliere tutte le sfumature delle dichiarazioni fatte ma, una esternazione del nostro sindaco, passata forse volutamente “inascoltata” e che invece avrebbe dovuto far saltare sulla sedia i consiglieri di opposizione e sulla quale avrebbero dovuto chiedere spiegazioni, si può ascoltare al minuto 10:35 della prima parte “ … non possiamo far finta di non sapere … che poi arriva la Corte dei Conti perché sai benissimo che è arrivata la Corte dei Conti … io son tranquillo, noi siamo tranquilli perché le indicazioni politiche le da l’amministrazione, tratta le linee e poi i funzionari sono responsabili …”
A seguito della dichiarazione di chi ha la responsabilità gestionale del nostro comune tutti i consiglieri di minoranza avrebbero dovuto chiedere immediatamente che fosse fatta chiarezza, al fine di capire se e chi avesse determinato eventuali danni erariali ai cittadini tuscanesi e alle casse comunali visto che la Corte dei Conti non arriva a Tuscania per fare una gita turistica o per vedere le nostre bellezze ma viene per chiedere conto.
Renato Bagnoli