Fonte: Tusciaweb.eu
Elisa Bianchini (Asia Usb) chiede agli organi competenti di intervenire al più presto. Comune e Ater lasciano una famiglia senza acqua.
Da un mese comune e Ater non intervengono, nonostante i ripetuti solleciti, costringendo una famiglia a non avere acqua utilizzabile in casa.
Un mese fa, una famiglia di Tuscania, residente nel quartiere popolare ex Gescal, sia è rivolta all’Associazione inquilini abitanti, Asia, perché la pressione dell’acqua che arrivava in casa era troppo bassa per essere utilizzabile.
Un problema normale si penserebbe, nell’acquedotto comunale o nelle tubazioni dell’appartamento deve esserci qualche perdita.
Un sopralluogo per capire le competenze di intervento fra comune e Ater, tre giorni e il problema è risolto. Nella provincia di Viterbo non è così.
Asia e la famiglia hanno contatto più volte l’amministrazione e l’istituto sia con mail tracciabili sia oralmente, ma niente è stato fatto.
Istituzione ed ente, che dovrebbero avere come scopo proprio la tutela degli interessi di cittadini e inquilini, non hanno ritenuto legittimo neanche rispondere.
Ad oggi, con una temperatura che sfiora i 35 gradi, la famiglia non può svolgere normalmente le azioni igieniche basilari. E’ diventato impossibile farsi una doccia, o accendere la lavatrice.
A causa del mancato intervento di comune e Ater si profila un rischio grave per la salute, venendo meno le condizioni igienico-sanitarie.
Rischio di cui anche la prefettura è stata avvertita.
Asia Usb esorta gli organi coinvolti ad intervenire immediatamente per ripristinare le condizioni di vivibilità e salute a norma di legge.
Elisa Bianchini
Asia Usb