QUESTO E’ QUELLO CHE SCRIVE L’ATTUALE AMMINISTRAZIONE SUL SUO PROGRAMMA ELETTORALE (Recapitato all’interno della “buca” delle lettere di via Pietro Nenni 04 presso la mia abitazione) in occasione delle elezioni Amministrative del 26 maggio 2019. AL PUNTO SANITA’.
“IL PROBLEMA DEL RANDAGISMO VA AFFRONTATO CON UN MAGGIORE IMPEGNO DA PARTE DELLA POLIZIA LOCALE E DELLE ASSOCIAZIONI INTERESSATE : E’ NECESSARIO TROVARE UNA SOLUZIONE PER LA REALIZZAZIONE DI UN CANILE SUL TERRITORIO ATTRAVERSO LA COLLABORAZIONE TRA COMUNE E PRIVATI.”
Quindi il problema /fenomeno Randagismo a Tuscania è da attribuire alle Associazioni Animaliste ed alla Polizia Locale che non hanno affrontato in maniera adeguata il problema ???
L’unica Associazione Animalista presente sul territorio di questo Comune e regolarmente registrata è quella dei volontari del Rifugio Speranza che, soltanto negli ultimi 3 anni ha portato a termine circa 300 (trecento) ADOZIONI!!!! , dati ASL alla mano ,con relative sterilizzazioni e applicazioni di microchip, assicurando il calore e la sicurezza di una famiglia ai nostri amici a 4 zampe meno fortunati e traducendo l’atto d’amore, (come qualcuno ama definire quando fa comodo sui social) in euro, un risparmio di circa 300.000 (trecentomila) alle casse COMUNALI e ai cittadini di TUSCANIA !!!.QUESTA E’ LA VERITA’!!!!
Per chi ama sparlare o sminuire il lavoro volontario questa Associazione è in continua collaborazione con tutte le forze dell’ordine, in particolare con la Polizia Locale , organo preposto per competenza , sostenendo l’attività di prevenzione che consiste anche ponendo in sicurezza il cane padronale trovato vacante sul territorio da privati cittadini e dopo averlo identificato con la lettura del microchip verrà poi riconsegnato al legittimo proprietario. QUESTO SIGNIFICA PREVENZIONE E LOTTA AL RANDAGISMO!!!!!
Per quanto riguarda una soluzione circa “la costruzione di un nuovo canile attraverso la collaborazione tra Comune e privati”:
ESISTONO AGLI ATTI del COMUNE DUE PROPOSTE DATATE 20 MAGGIO 2017 E UN'ALTRA IL 28 SETTEMBRE 2017 rispettivamente dal prof. Pesiri Osvaldo e da TOSI Teresa Rita“ ENTRAMBE CADUTE NEL NULLA.
LA RISPOSTA ALLE PROPOSTE???
Prot.nr 17354 del 1 dicembre 2017
(in sintesi) si fa presente che la sua richiesta risulta meritevole di accoglimento. Premesso quanto sopra sarà interesse di questa Amministrazione bla… bla ….
Sarà nostra cura darti comunicazione nel più tempo breve possibile… firmato il Sindaco.
I comuni, (ai sensi della legge 14 agosto 1991, n.281, della legge regionale 3 luglio 2000, n. 15, delle Ordinanze Ministeriali vigenti e delle Circolari regionali), sono tenuti ad eseguire una serie di adempimenti:
• Provvedere alla vigilanza e controllo degli adempimenti previsti dalla legge regionale 3 luglio 2000 n. 15, nonché delle specifiche norme di tutela del benessere degli animali, con personale adeguatamente formato e motivato;
Individuare e delimitare aree urbane da destinare alla attività motoria degli animali d’affezione, provvedendo a periodici interventi di bonifica e di disinfestazione previa consulenza del Servizio Veterinario della Azienda Sanitaria Provinciale; Prevedere, in sede di formazione o di revisione degli strumenti urbanistici, nell’ambito delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, aree idonee destinate alla costruzione di rifugi pubblici,
Secondo la Cassazione tutto si gioca su una ripartizione di compiti tra Comuni e Asl e la responsabilità dell’uno non fa venir meno quella dell’altro soggetto. Difatti:
- i Comuni devono occuparsi dell’organizzazione, della prevenzione e del controllo dei cani vaganti, per evitare che provochino danni alla persone del territorio. A loro spetta, quindi, la costruzione, la sistemazione e la gestione dei canili e dei rifugi per cani;
- le Asl devono invece gestire il servizio di accalappiamento dei cani vaganti, trasferendoli presso i canili pubblici.
VII^ AMMINISTRAZIONE e la STORIA CONTINUA…..
In Fede e Speranza
Tosi Teresa Rita