Caro Luigi, leggo sul tuo blog i rilievi di nostri concittadini, a proposito dell’assenza dei consiglieri di minoranza alle sedute del Consiglio comunale. In particolare si lamenta che in quella convocata il 19 settembre scorso era presente solo il consigliere Rossi.
Credo sia il caso di precisare intanto che la data in questione è stata preceduta da un grave lutto il cui funerale coincideva con l’orario del consiglio, del quale era stato chiesto, senza successo, il rinvio; inoltre va sottolineato che di norma siamo presenti, eccezion fatta per assenze dovute a concomitanti impegni personali improcrastinabili.
Il problema infatti nasce dal fatto che la maggioranza, prima di decidere le date del consiglio, si rifiuta di convocare i capigruppo, per raccogliere le disponibilità di tutti e conciliare le esigenze generali. È questa la loro concezione di democrazia: contano solo le loro necessità, quelle degli altri non hanno importanza. E questo è solo un esempio di come questi anni di amministrazione Bartolacci siano stati contraddistinti dall’arroganza.
Fatte queste doverose premesse, condivido le rimostranze e le critiche che vengono mosse contro questa amministrazione, ma le cose che leggo sono state più volte denunciate da me e da altri consiglieri, nelle poche occasioni che abbiamo avuto modo di intervenire con l’esame di nostre mozioni o interrogazioni, visto che il punto all’odg del consiglio dedicato a queste attività è sparito per mesi, per poi riapparire nell’ultima seduta.
Ma a questa situazione di disagio si possono aggiungere tantissime altre vicende che giornalmente avvengono. Per quanto mi riguarda, ad esempio, ho più volte chiesto agli uffici delle informazioni su varie questioni, senza aver mai ricevuto risposta, tanto che ho pensato di rivolgermi, se costretto, a altre istituzioni, per avere quello che mi spetta di diritto.
Non voglio ora dilungarmi, anche perché dovrei parlare di tanti argomenti, come la fibra ottica, l’asilo e molto altro ancora, ma se Luigi è d’accordo, attraverso questo blog sono pronto a confrontarmi, con la dovuta pacatezza, con tutti, nel rispetto che si deve alle persone che hanno idee e culture diverse, ma che vogliono il bene del paese, ridotto ormai ai minimi termini.
Sono altrettanto pronto a un confronto pubblico con il sindaco, quando e dove lui vorrà.