Il giorno 11 febbraio 2023 è stato molto bello per la comunità di Tuscania.
Tanti cittadini hanno partecipato alla professione solenne, l’emissione dei voti religiosi in modo perpetuo, di Fratello Giuseppe dell’Addolorata Scarito nella chiesa di Santa Maria del Riposo. Questa è una delle tre chiese francescane di Tuscania con San Paolo e San Francesco.
Il vescovo emerito Lino Fumagalli , il ministro provinciale Fratello Luciano De Giusti, il parroco di Tuscania Don Pierpaolo Fanelli, tanti sacerdoti e frati hanno concelebrato, con gioia, la messa e Fratello Giuseppe ha scelto come frase da ricordare : ”Voglio renderti grazie in eterno per quanto hai operato”, tratta dal salmo 52.
L’immagine che ha scelto nel suo santino ricordo è una scultura lignea del 1600 che si trova nella chiesa del santuario di Fontecolombo, in provincia di Rieti, e vi è San Francesco ai piedi del Crocifisso.
Fratello Giuseppe ha ringraziato Dio, Gesù ed il Santo di Assisi che gli hanno indicato il cammino che ha scelto ed intrapreso, inoltre la Madonna Addolorata di Tuscania gli ha suggerito il suo nome.
Erano presenti i suoi familiari: il babbo Giovanni, la mamma Ada, il fratello Alberto, la cognata Cristina, le nipoti Viola, Chiara e Celeste e le autorità civili e militari.
Il nostro concittadino ha ringraziato tutti coloro che hanno condiviso con lui il cammino sacerdotale e religioso ed ha sottolineato che avrà sempre Tuscania ed i tuscanesi nel cuore.
Il coro Maria Moretti Vignoli , presieduto da Ambra Loreti e diretto dal maestro Alessandro Gioia, ha eseguito i canti tra i quali anche il BENEDICAT TIBI DOMINUS, scelto dai francescani, accompagnato con la chitarra da Valentina Campanari.
Nella grande chiesa rinascimentale vi sono molti ricordi francescani: nella pala d’altare San Francesco d’Assisi con la ferita nel costato, San Bernardino da Siena e Sant’Antonio da Padova; nel bassorilievo del portale dell’entrata San Francesco con il Crocifisso e Sant’Antonio con i gigli; nella sacrestia una scritta, nel grande coro ligneo, ricorda a tutti i cristiani i pregi della povertà; nella navata sinistra in un affresco si venera Santa Chiara e la terziaria francescana Santa Elisabetta d’Ungheria ed in un quadro il Bambino Gesù che appare a Sant’Antonio ; un grande stemma dei francescani spicca con i colori bianco e celeste nel baldacchino dell’altare maggiore.
Nelle lunette dell’attiguo convento, ora museo nazionale, sono affrescati tanti momenti e miracoli della vita del Santo assisiate che, a Tuscania, fece un miracolo risanando un bambino della famiglia Ciglioni nato storpio . Nel soffitto di una stanza del convento vi è anche lo stemma di San Bernardino : IHS Iesus Hominum Salvator, Gesù salvatore degli uomini.
Pertanto con Fratello Giuseppe continua la lunga e gloriosa storia francescana di Tuscania!