Non tutte certo l’avranno saputo
che qui a Tuscania esiste un bel lastrone,
che mostra l’importanza e l’estensione
che aveva la città e quale attribbuto .
Mo qui lo spiego che, si annasse a male,
rimane prova de quello che vale.
Giù alla chiesa che fu de santa Croce
mellì da parte, si scenne le scale,
nel giardino che fu dell’ospedale
un sasso antico reca questa voce;
“Sesto Scansio, quatorviro romano”. (1
de la città municipio romano.
La lastra de basalto un tempo adera
un tavolaccio ad uso mortuario ,
che quanno adera propio necessario,
senza de falla lunga tiritera,
ce se metteva sopra corco ‘l morto
prima d’assotterrallo e fà ‘l trasporto.
Ma io me chiedo: prima che va a male,
nun se po’ metta nel museo dentro?
Si ce l’ésse avuto qualunque altro centro,
cosa come sarebbe naturale,
un’urna je facevomo dorata,
ma qui…. è cosa nun considerata.
1) La dicitura corretta sulla lastra è in originale Sesto Scansio IV viro iure dicundo, ma per motivi di rima è stato così scritto nella poesia.
Luciano Laici
Tuscania 01.11.2022