- TUSCANIA, PARLA L'UOMO ACCUSATO DI STALKING NEI CONFRONTI DI UNA RUMENA E DEL SUO BAMBINO - Succede a Tuscania 2013 - Toscanella - Il blog dei tuscanesi

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica perchè viene aggiornato senza alcuna periodicità fissa. Non può considerarsi quindi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Per qualsiasi problema o chiarimento rivolgersi all'amministratore del sito. La costituzione italiana non ammette in modo assoluto censure o autorizzazioni particolari per diffondere il libero pensiero che può essere diffuso con ogni mezzo, sempre che chi lo eserciti non contravvenga a nessuna legge. La censura è incostituzionale, vietata dall'articolo 21. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Vai ai contenuti

Menu principale:

- TUSCANIA, PARLA L'UOMO ACCUSATO DI STALKING NEI CONFRONTI DI UNA RUMENA E DEL SUO BAMBINO

Pubblicato da Corriere di Viterbo in Dal Web · 21/4/2013 17:11:49

Fonte: CorriereViterbo.it

"L’hanno costretta a denunciarmi ma l’amo ancora". "Lei mi ha aiutato in un momento difficile della mia vita. L’ambulante che l’amava ha avuto paura che gliela portassi via"

"E’ stata costretta a denunciarmi. Ma lei, in un momento delicato della mia vita, mi è stata vicina. E io le voglio bene. Anche suo figlio mi saluta". Parla l’uomo (un ottantenne, ex militare di Marina) che vive a Tuscania e che, nei giorni scorsi, è stato destinatario di un provvedimento (una misura cautelare) di allontanamento dai luoghi frequentati dalle (presunte) vittime di uno stalking: una donna di quarant’anni, rumena, e il figlioletto di lei. A quest’ultimo, secondo quanto scritto nel provvedimento del gip, avrebbe creato un perdurante "stato di ansia", con l’imporgli, in più occasioni, la propria presenza, soprattutto davanti alla scuola. Una condotta che, secondo l’analisi degli inquirenti, ha ossessionato il piccolo, fino al punto da rendere necessario, per la sua salute psichica, di tenere lontano da lui quell’uomo.

Eppure nell’uomo è fermo il convincimento di avere avuto, da parte del piccolo, una buona risposta in termini di "accettazione". "Quando lo vedevo - dice - mi salutava. Lo ha fatto anche recentemente. Muovendo la mano". Costretta a denunciarlo E, qui, l’uomo racconta una storia su cui, prima o poi, faranno chiarezza gli inquirenti. "E’ stato un uomo, un ambulante, che era innamorato di lei, a indurla a denunciarmi quando si è accorto che, pian piano, la donna si stava rivolgendo a me. Io - spiega - ho lasciato a Palombara Sabina la moglie, i figli, i nipoti. Sono stato costretto a farlo - aggiunge - per motivi di salute. Ma, da allora, nella mia vita si è creato un vuoto. Ne ho avuto, tra l’altro, ripercussioni sul piano fisico. Non mangiavo. E lei, invece, mi è stata vicino: mi ha portato da mangiare, mi ha fatto sentire giovane, mi ha aiutato. Per questo - ripete - le voglio bene".

Secondo la sua versione l’ambulante, la rumena, sarebbe riuscito ad avvincerla a sé con una dazione di denaro "Quarantamila euro. Perché lei, in Italia, aveva bisogno di soldi". Questo, avrebbe creato - secondo l’ex militare - una condizione di soggezione della donna nei confronti del suo "benefattore". L’uomo- su cui hanno indagato i carabinieri della stazione di Tuscania, guidati dal maresciallo Semeraro - ora deve stare lontano dai luoghi dove, abitualmente circola la donna. "Quando andavo davanti alla scuola - racconta l’anziano - era soltanto per vederli. Perché volevo bene a entrambi. Non per altro". Eppure, la donna lo ha denunciato. E, prima di arrivare a parlare di quel perdurante stato d’ansia del piccolo, sono state fatte delle indagini, degli accertamenti. Si vedrà, nel corso del procedimento, quanto l’impianto accusatorio possa resistere. Di fatto, l’uomo non si rassegna. E "tuona" contro il rivale. La donna, però, dopo quella che, per l’uomo, è stata una frequentazione di alcuni mesi, ha fatto in modo di non vederlo più. L’ha rifiutato. Ora, per l’uomo, il rischio è quello - non avendo dove andare fuori Tuscania –di dover girare, nomade, a bordo di un’auto, e di dover dormire in mezzo ai boschi. Il filo affettivo che, come ha detto, lo lega alla donna, sembra difficile a recidersi.



Nessun commento

Torna ai contenuti | Torna al menu