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- CHISSÀ CHE (tazzo) CIAVRANNO DA RIDE..?? -

Pubblicato da Luigi Pica in Articoli Toscanella · 20/2/2013 14:21:19

Fonte: latuavoce.it
Dopo le polemiche sui tabelloni, riporto questo articolo del sen. Bonatesta che sembra rispecchiare l’idea che hanno gli elettori di questi fastidiosi (e costosi) cartelloni.

Ecco che cosa dice il sen. Bonatesta:

Epproprio, ci pensavamo l’altro giorno uscendo da casa, diretti al nostro ufficio, mentre passavamo davanti a quelle interminabili file di plance in parte invase da facce, faccioni e simboli di partiti ( il più dei quali del tutto nuovi… come simbolo), in parte ( le plance) ancora da finire di essere montate e quindi del tutto inutili ( anche come spesa) per una campagna elettorale oramai (quasi) terminata.

Essì: ci pensavamo proprio l’altro giorno passando davanti a quei faccioni sorridenti, ammiccanti, in alcuni casi ilari a ganasce spalancate mentre noi – reduci dall’ennesimo telegiornale – eravamo ancor più incazzati del giorno prima.

Epproprio: sempre le stesse facce in tv, sempre le stesse chiacchiere, sempre le stesse litanie quasi non fossero – quelli che in tv ci promettono un futuro radioso per noi e per i nostri figli –, quasi non fossero, dicevamo, gli stessi responsabili del disastro che stiamo vivendo nel presente, con il terrore di quello che potrà essere il domani dei nostri figli e dei nostri nipoti se – in un modo o nell’altro – non manderemo a casa l’intera classe politica attuale.

Eccerto: quella stessa classe politica che dalle plance elettorali – come dicevamo – sorride, ride, ammicca mentre il novanta per cento della gente, degli italiani, dei viterbesi non ha assolutamente nulla da ridere o da sorridere o da ammiccare.

Eggià: ma che (tazzo) avranno mai da ridere – ci siamo chiesti - ?

Forse ridono – ci siamo detti - pensando alle tante famiglie che hanno messo in condizione di non arrivare ( con la spesa) alla fine della quarta settimana del mese, in sempre maggiori difficoltà anche per‘ sbarcare ‘la terza?

O forse sorridono pensando ai tanti giovani senza lavoro(anche grazie alle loro politiche) mentre loro un lavoro poco faticoso e nemmeno mal retribuito lo hanno proprio grazie alla politica?

O forse ammiccano pensando ai tanti precari che ( sempre grazie alla loro politica) stanno lì, sempre con il timore che anche quel lavoro precario (che non permette loro di guardare ad alcun futuro) possa in ogni caso finire ?

Epproprio: ma che (tazzo) avranno mai da ridere, da sorridere, da ammiccare – ci siamo chiesti - con quei loro faccioni da circostanza affissi sulle plance elettorali?

Forse ridono – ci siamo detti - pensando ai tanti, tantissimi giovani che non possono farsi una casa ( e quindi una famiglia) dato che (grazie alla politica delle banche portata avanti dai politici delle banche) le banche i mutui oramai li danno solo a chi i soldi li ha già e… dei suoi?

O forse sorridono pensando a tutte quelle famiglie che in un passato più o meno recente erano riuscite ad ottenere un mutuo ed erano riuscite anche a pagarne le rate mentre ora non lo possono fare più e l’alternativa che rimane loro è quella di farsi ‘ fregare ‘ la casa (frutto di sacrifici e di lavoro) dalle banche?

O forse ammiccano pensando a quei pensionati che i risparmi messi da parte con una vita di lavoro ora li devono utilizzare per permettere ai loro figli di sopravvivere in una società che sempre più ( grazie alla politica ed ai politici che ci governano) sembra fregarsene di chi ha di meno e di chi si avvicina a non avere più nulla?

Eggià: ma che (tazzo) avranno mai da ridere – abbiamo pensato - sapendo che molto probabilmente anche per loro si stanno per avvicinare tempi meno… dorati ?

Forse ridono– ci siamo detti - pensando a come hanno ridotto la sanità pubblica, alla faccia elle promesse fatte in passato quando per essere eletti ci volevano i voti personali mentre ora che si viene ‘ nominati ‘basta sorridere, obbedire e combattere per il proprio padrino politico del momento?

O forse sorridono pensando a quei tanti disabili per i quali le loro promesse si sono trasformate in altrettante prese per i fondelli se è vero che per loro, per le persone in difficoltà, l’attenzione dello Stato ( e quindi del governo e quindi della politica) va di giorno in giorno scemando nonostante già fosse pressoché inesistente in passato?

O forse ammiccano pensando ai soldi che vengono tagliati all’istruzione, alla pubblica amministrazione, alla cultura, alla giustizia, alle forze dell’ordine, alle carceri, alle pensioni, ai servizi ed alle politiche sociali, al lavoro, alle imprese e chi più ne ha più ne metta… per mantenere i soldi alla loro Kasta, ai loro privilegi, alle loro strutture ‘ dorate ‘?

Massì: che (tazzo) avranno mai da ridere, ci siamo detti l’altro giorno guardando tutte quelle facce appiccicate sulle plance elettorali, in attesa del voto di domenica e lunedì prossimi, 24 e 25 febbraio 2013 ?!

Forse -. abbiamo pensato – forse ridono… sorridono… ammiccano… pensando di sfangarla anche questa volta?

Forse – abbiamo pensato – forse ridono… sorridono… ammiccano pensando che con le loro risate, con i loro sorrisi, con i loro ammiccamenti riusciranno a farci fessi anche questa volta garantendosi di nuovo qualche… poltrona dorata per loro ?

Epproprio: vuoi vedere che ridono… sorridono… ammiccano… convinti di poterci prendere per il culo anche questa volta?

Massì: gira gira… gira gira vuoi vedere che è proprio questo che dalle plance elettorali ci mandano a dire tutti questi (e queste) politici ( e politiche) con le loro facce che ridono, sorridono, ammiccano?

Ma – questa volta - noi lo sappiamo.

Noi sappiamo – questa volta – come andrà a finire per cui… per cui guardiamoli bene quei volti ammiccanti, ilari, sorridenti ‘ incollati ‘ sulle plance elettorali e ricordiamoceli – chi andrà a votare – per essere sicuri di non sbagliare… nel segreto dell’urna.

Ricordiamoci, ricordatevi di loro, nel segreto dell’urna, e delle loro facce ‘ elettorali ‘, le facce degli… zombie ridens, sorridenti, ammiccanti !!!

O no ?

Michele Bonatesta
Presidente del Movimento di Opinione
"Insieme per il territorio"



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