- PATTO PER TUSCANIA: TEMPI LONTANI PER LA RISOLUZIONE DEL PROBLEMA ARSENICO - Succede a Tuscania 2013 - Toscanella - Il blog dei tuscanesi

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- PATTO PER TUSCANIA: TEMPI LONTANI PER LA RISOLUZIONE DEL PROBLEMA ARSENICO

Pubblicato da Patto per Tuscania in Patto per Tuscania · 16/4/2013 11:38:50

"Del primo impianto di dearsenificazione, quello alle "Quercette", che secondo i proclami dell’Amministrazione comunale doveva essere collaudato il 28 febbraio scorso, si sono perse le tracce. Il secondo, da realizzare in località "Guadigliolo", vedrà la luce, se va bene, la fine dell’anno, visto che ancora non sono partite neanche le procedure di gara. E’ questa la risposta del sindaco Natali alla grave emergenza dell’acqua inquinata dall’arsenico: problema che tiene in ansia da mesi i cittadini, ai quali sono state propinate finora solo promesse e rassicurazioni rimaste lettera morta. Intanto continuano ad arrivare dati allarmanti, gli ultimi pubblicati lo scorso fine settimana, che ribadiscono come la presenza oltre il consentito della sostanza cancerogena nell’acqua erogata dall’acquedotto comunale sia nociva per la salute umana".

E’ questo il commento degli esponenti del Patto per Tuscania-Udc, al mancato adeguamento dei tassi di concentrazione di arsenico nell’acqua pubblica ai parametri consentiti per l’uso domestico.

"La realtà è ancora una volta totalmente difforme, rispetto alle enunciazioni del sindaco e della sua amministrazione, ovvero l’acqua continua ad essere pesantemente inquinata, nonostante le numerose proroghe concesse per l’adeguamento agli standard consentiti, l’ultima della quale è scaduta inderogabilmente il 31 dicembre 2012 – prosegue la nota – nel frattempo non uno dei provvedimenti necessari a limitare i danni di tale situazione è stato adottato dal Comune, a parte l’installazione della casetta di erogazione di acqua potabile la cui realizzazione, a quanto ci risulta, è dovuta soprattutto ai buoni uffici dei due Consiglieri provinciale tuscanesi presenti a Palazzo Gentili, più che alla sensibilità dell’Amministrazione. Intanto, ai danni si aggiungono le beffe: sotto forma dei costi da sostenere o sostenuti dagli esercizi commerciali dei settori interessati, senza alcun sostegno da parte del Comune, per adeguarsi autonomamente ai limiti permessi, pena pesanti sanzioni; e, ancor peggio, attraverso le salate bollette che, nonostante l’acqua non sia da mesi potabile, tutti i cittadini sono costretti a pagare come fosse buona, senza che nessuno, tra gli amministratori, si sia preso la briga di tagliare almeno in parte l’onere a carico delle famiglie per un servizio reso a metà, quando va bene" conclude la nota.




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