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- IL CONSIGLIERE EZIO LUCIANO BRACHETTI DICE LA SUA IN MERITO ALLA TERZA FARMACIA E ALLA DECISIONE DELLA REGIONE LAZIO -

Pubblicato da in Articoli Toscanella · 7/2/2013 18:00:31

Ricevo dal consigliere Ezio Luciano Brachetti e pubblico nel blog Toscanella:

La recente delibera n 67 del 26 aprile 2012 assunta dalla Giunta del Comune di Tuscania in merito alla previsione ed alla successiva realizzazione di una terza farmacia in questo territorio è avvenuta, incomprensibilmente ed a dispetto dell’importanza rivestita da tale tematica, nel più assoluto riserbo, trattata alla stregua di un Segreto di Stato, quando invece avrebbe dovuto essere affrontata con maggiore trasparenza e condivisione, proprio perché portatrice di interessi collettivi, di cui sono destinatari i cittadini tutti.

Ho cercato di capire le motivazioni alla base di tale atteggiamento, partendo dall’acquisizione di alcuni elementi basilari di conoscenza sulla problematica, che credo debbano essere resi noti affinché ciascuno possa trarne le proprie valutazioni.

Bisogna partire innanzitutto dalla L. 27 del 24 marzo 2012 che stabilisce come il bacino di utenza per l’istituzione di una farmacia debba coincidere con la cifra di 3.300 abitanti, consentendo l’apertura di un’ulteriore farmacia qualora si superi il 50% di detto parametro, che deve far riferimento alla popolazione residente al 31 dicembre 2010. Pertanto, in un Comune come quello di Tuscania ESISTE L’OBBLIGO di due sedi farmaceutiche e LA POSSIBILITÀ di aprirne una terza (Tuscania non rientra nei Comuni ove sussiste l’obbligo di una terza farmacia, a differenza di Montefiascone ecc.).

La Giunta ha agito dunque, se la matematica non è un’opinione, in maniera facoltativa e discrezionale, al di là di ogni vincolo di legge. Soprattutto quest’ultima circostanza avrebbe dovuto suggerire di aprire il focus sulla questione, magari nel corso di un consiglio comunale, quindi nelle forme della pubblicità e della trasparenza, coinvolgendo tutti i membri del consesso assembleare (dove sono presenti anche due Medici) per assumerne il doveroso parere. Anche in merito all’individuazione delle sedi dell’istituenda farmacia, le quali, in base alla suddetta disposizione normativa, sono identificate dal Comune - solo dopo aver sentito l’ASL competente e l’Ordine provinciale dei Farmacisti - in zone che possano assicurare, congiuntamente, una equa distribuzione sul territorio e la fruibilità del servizio anche a quei cittadini residenti in aree scarsamente abitate.

Ora, nella delibera appare che le motivazioni adottate dalla Giunta nell’individuazione delle zone dove far nascere la terza farmacia (Piazza Matteotti, via del Rivellino, Piazza Basile o in alternativa quartiere Gescal) si discostino dai due parametri sopra indicati, essendo incentrate, invece, rispettivamente, sulla vicinanza ad altri servizi sanitari/uffici pubblici ed alla forte e crescente densità abitativa.

Questa è la minuziosa presentazione dei fatti ex post, da parte di un membro del Consiglio Comunale che disconosceva la vicenda e che ha cercato di ricostruirla e comprenderla, soprattutto per il vuoto di trasparenza che l’ha contraddistinta, senza però riuscire a capire le ragioni di tale mancanza, che inevitabilmente solleva tante perplessità.

La Regione Lazio, come già evidenziato da alcuni commenti sul sito di Toscanella, non ha preso in considerazione la delibera della Giunta Comunale ed ha individuato, non so con quale criterio, la zona di Via Canino giustamente criticata da Luigi Pica.

Tuscania 7 febbraio 2013

        Ezio Luciano Brachetti




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