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- PATTO PER TUSCANIA – “LEGNA DI USO CIVICO: I TUSCANESI SI LAMENTANO”

Pubblicato da Patto per Tuscania in Patto per Tuscania · 13/5/2013 17:36:16

"Scarsa, di pessima qualità, spesso di quantità dubbia rispetto a quanto dichiarato alla consegna. Sono queste le anomalie più evidenti sostenute da molti  cittadini che hanno ricevuto la legna di uso civico,  proveniente dal bosco comunale, distribuita dall’Amministrazione".

A raccogliere le diffuse lamentele che hanno accompagnato la consegna della legna da ardere alla popolazione sono gli esponenti del Patto per Tuscania-Udc, che chiedono all’Amministrazione comunale una rigorosa verifica.

"Riteniamo assolutamente indifferibile un controllo su ciò che sarebbe accaduto – prosegue la nota – secondo quanto ci è stato segnalato, infatti, non solo la qualità della legna consegnata sarebbe stata di basso livello, ma, a detta dei beneficiari, spesso, ad un controllo più accurato, la quantità non è equivalsa a quella dichiarata. A questo proposito, sembra che venisse sostenuto dagli addetti alla consegna che a un metro stero di legna corrispondano 4 quintali, quando, per unanimi stime di agronomi e Guardia Forestale, l’equivalente di un metro si aggira, per quella tipologia di legna, su circa 5 quintali. E’ bene ricordare, a tale proposito, che i cittadini hanno pagato 29 euro il biglietto che dava diritto al ritiro di un metro di legna (per un massimo di due metri a famiglia). E’ opportuno, quindi, che siano state rispettate sia la quantità, sia la qualità di quanto distribuito. Per altro, l’acquisto del biglietto prevedeva il diritto del titolare a ritirare la legna in un’area di facile accesso attigua al bosco, che doveva essere realizzata dalla ditta appaltatrice, cosa che non è avvenuta, con la conseguenza che gli utenti sono stati costretti ad addentrarsi con i propri mezzi nella macchia.

Che tipo di controlli ha svolto il Comune? Servono urgenti chiarimenti: sia sulla qualità e la quantità della legna distribuita ai cittadini; sia sulle caratteristiche della percentuale di legna riservata alla ditta appaltatrice del taglio del bosco comunale, come previsto dall’appalto. Si tratta di una questione che non può restare inevasa: sta all’Amministrazione il compito di fugare rapidamente ogni dubbio"
concludono gli esponenti del Patto per Tuscania-Udc.




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