- TUSCANIA - PD: " CONSIGLIO COMUNALE: A CHE SERVE RENDERE PUBBLICHE LE SEDUTE SE IL PUBBLICO NON C'È?" - Succede a Tuscania 2013 - Toscanella - Il blog dei tuscanesi

Questo sito web non rappresenta una testata giornalistica perchè viene aggiornato senza alcuna periodicità fissa. Non può considerarsi quindi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. Per qualsiasi problema o chiarimento rivolgersi all'amministratore del sito. La costituzione italiana non ammette in modo assoluto censure o autorizzazioni particolari per diffondere il libero pensiero che può essere diffuso con ogni mezzo, sempre che chi lo eserciti non contravvenga a nessuna legge. La censura è incostituzionale, vietata dall'articolo 21. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Vai ai contenuti

Menu principale:

- TUSCANIA - PD: " CONSIGLIO COMUNALE: A CHE SERVE RENDERE PUBBLICHE LE SEDUTE SE IL PUBBLICO NON C'È?"

Pubblicato da Circolo PD di Tuscania in Circolo PD Tuscania · 29/4/2013 08:12:26

"Apprendiamo, dalla convocazione del consiglio comunale fissato per lunedì 29 aprile, che la seduta si terrà alle ore 11 di mattina".

Così il circolo locale del Partito Democratico di Tuscania che in più di un'occasione ha avanzato perplessità sull'orario mattutino delle sedute consiliari.

"Inutile - spiegano dal Pd -  rendere aperte al pubblico le sedute se poi ci si ostina a farle in  orari nei quali la maggioranza della popolazione non può prendervi parte. Chi oggi ha la fortuna di avere ancora un lavoro, alle 11 di mattina difficilmente può conciliare gli impegni lavorativi  con l'interesse politico e sociale. Pensiamo anche alla partecipazione dei giovani, tanto lamentata, che l'orario delle sedute consiliari non incentiva di certo. I giovani al mattino sono solitamente impegnati con le lezioni scolastiche o universitarie. Riteniamo - concludono dal Partito Democratico - che non esistano sedute più o meno importanti, ma che i consigli comunali siano lo specchio della trasparenza e l'incentivo alla reale partecipazione alla vita pubblica del paese anche e soprattutto delle future generazioni.

Un orario più consono, come le 5 del pomeriggio, non comprometterebbe certamente il funzionamento dell'amministrazione pubblica e sarebbe un grande segnale di apertura alla popolazione.".




Nessun commento

Torna ai contenuti | Torna al menu