* L’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO DI TUSCANIA CHIUDE PER SEI MESI - Succede a Tuscania 2013 - Toscanella - Il blog dei tuscanesi

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* L’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO DI TUSCANIA CHIUDE PER SEI MESI

Pubblicato da in Articoli Toscanella · 15/1/2013 09:18:16

Fonte: Viterbooggi.eu

Mirco Luzi (Pd): ''Rischio aumento costi per Comuni e cittadini''
14/01/2013 - 09:54

VITERBO - ''Mentre Viterbo si prepara a ricevere i rifiuti di Roma, molti Comuni della provincia di Viterbo da oggi saranno costretti a portare i rifiuti fuori provincia o addirittura fuori regione aumentando probabilmente la tariffa dei rifiuti a causa dell’aumento dei costi''.

E' questo l'allarme lanciato dal sindaco di Castiglione in Teverina e consigliere provinciale Mirco Luzi vista la chiusura dell’impianto di compostaggio di Tuscania, per lavori di adeguamento che dureranno almeno sei mesi.

''Viste le problematiche più volte emerse da quel sito,  si corre il rischio che la parte umida dei rifiuti (che rappresenta circa il 35% dei rifiuti) derivante dalla raccolta differenziata di decine di Comuni viterbesi non avrà più un sito di conferimento nella Tuscia in quanto quello di Tuscania è l’unico impianto nella provincia di Viterbo - afferma Luzi -. E’ veramente paradossale che i rifiuti di altre province vengono conferiti a Viterbo mentre i rifiuti della provincia di Viterbo vanno a finire in altre province o regioni. Ma questa è la realtà e la conseguenza sarà che aumenteranno i costi di conferimento dei rifiuti a carico dei Comuni che saranno costretti a trasportare la parte umida dei rifiuti in altre province laziali o addirittura, come è il caso dei Comuni dell’Alta Tuscia in Toscana o in Umbria''.

''Questo oltre a penalizzare quei Comuni che in questi anni hanno avviato un percorso virtuoso in merito alla raccolta differenziata dei rifiuti adottando un sistema spinto come il "porta a porta" e che ha dato importanti risultati, penalizzerà anche i cittadini perché la maggiorazione dei costi nei confronti dei Comuni, che inciderà nell’ordine del 40-50% in più rispetto agli attuali costi di conferimento della frazione umida, rischia di ricadere sulla tassa dei rifiuti che nel 2013 già avrà un aumento imposto dai provvedimenti del Governo Monti con l’introduzione della Tares (0,30 euro in più a metro quadro) -
prosegue il sindaco - E’ evidente che tutto questo via vai di rifiuti, che da una parte arrivano e dall’altra partono, è la dimostrazione palese della mancanza di una politica di pianificazione della gestione dei rifiuti nel nostro territorio e che determina di conseguenza aggravi di costi per i Comuni e per le tasche dei cittadini e delle imprese in una situazione già di difficoltà economica''.

''Auspico che l’Amministrazione provinciale possa adottare provvedimenti quanto prima per porre soluzione a questa situazione'' conclude Luzi.



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