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- PAESAGGIO, TIPICITÀ E OSPITALITÀ di Ferindo Palombella

Pubblicato da in Dal Web · 30/5/2013 11:17:41

Fonte: ViterboPost.it

Questi i punti fermi che da tempo la Camera di Commercio sta perseguendo

Prodotti tipici, tutela del paesaggio, ospitalità: sono i punti fermi nell’agenda delle priorità della Tuscia che da tempo la Camera di Commercio sta perseguendo con progetti e iniziative concrete insieme a imprenditori ed Enti locali. Il Marchio per le tipicità di qualità "Tuscia Viterbese", il progetto di turismo integrato "Tuscia Welcome", la promozione unitaria delle "Feste di Vino, Castagna e Olio" e il programma "Tuscia sostenibile" sulla green economy ne sono una chiara testimonianza.

Inoltre si registra un forte incremento dell’agricoltura biologica e multifunzionale che hanno determinato, tra l’altro, la crescita del numero di agriturismo, il movimento delle fattorie didattiche, lo sviluppo di nuovi circuiti commerciali conosciuti per lo più al di fuori della nostra provincia, gli importanti investimenti su innovazione e ricerca, la partecipazione numerosa e vincente ai premi e concorsi nazionali. In quasi venti anni l’economia di questo territorio si è lentamente trasformata completando le filiere agricole, acquisendo maggiore consapevolezza sull’importanza delle tradizioni e della cultura, affinando la qualità delle produzioni, sviluppando nuove forme di accoglienza, elevando considerevolmente le esportazioni del comparto agricolo.

Sono tutti segnali, più o meno evidenti, di un cambiamento in atto, determinati sia dalle capacità dei nostri imprenditori nell’investire e nel saper cogliere le opportunità, sia da fattori esterni sempre più evidenti. Piuttosto noto che spesso tra gli addetti ai lavori non ci sia la consapevolezza del percorso che sta facendo l’economia reale e ci si limiti, a volte stancamente, a elencare le contraddizioni di un territorio dalle grandi potenzialità che non sa sfruttare, rimandando il tema della crescita a quando si realizzeranno importanti opere infrastrutturali o giungeranno finanziamenti straordinari. Non che questi non siano aspetti importanti ma è necessario, soprattutto in questo periodo di gravi difficoltà, dare risposte certe ed elevare il dibattito su ciò che noi possiamo fare. Mi riferisco ad azioni semplici, concrete, da compiere in tempi brevi, ma soprattutto ispirate da due principi, diventati oggi fattori competitivi: fare rete e sviluppo sostenibile.

Sono convinto che lavorando insieme su queste direttrici si possono elevare le opportunità di mercato, occupazione, benessere, scegliendo così una terza via tra la tentazione di uno sviluppo a ogni costo e il rischio di impoverimento umano, culturale ed economico.

Ferindo Palombella




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