Ogni epico western che si rispetti prevede la scena dell’eroe che rincorre a cavallo un treno lanciato verso il vuoto, salta sulle ultime carrozze, lo percorre per tutta la sua lunghezza rischiando più volte di cadere e infine, con immenso sforzo, riesce a tirare la leva del freno, salvando se stesso e tutti i viaggiatori a pochi metri dal baratro.
Questa è l’immagine che, secondo il sindaco Bartolacci, potrebbe ben descrivere l’impresa della sua maggioranza formatasi oltre 5 anni fa e subito dopo alle prese con i numeri del bilancio comunale, a sua detta, una delle più difficili degli ultimi anni ma che sono riusciti a sanare solo con 1,733 mln di euro trasferiti dal Governo centrale.
Un pugno di eroi al salvataggio e al successivo rilancio della città.
Sono passati oltre 5 anni da quando i tuscanesi hanno riposto la loro fiducia in questo sindaco, probabilmente buggerati da tutti quegli slogan racchiusi nel programma elettorale, che si è rivelato essere un grande buco nell’acqua, e che hanno sperato potessero trasformarsi in realtà.
E invece così non è stato, hanno solo assistito all’affannosa occupazione di una decina di sedie e dopo il nulla.
È evidente che questa amministrazione invisibile in aula non riesce a trovare una sintesi, manca di un progetto di sviluppo della città e del territorio.
Da mesi senza neanche un selfie, restia alle inaugurazioni e sempre chiusa nella Casa Comunale intenta ad erogare contributi e a organizzare feste; una giunta che farà lentamente affondare Tuscania.
Come disse qualcuno “l’Arca fu costruita da inesperti e il Titanic da professionisti” e costoro sono dei veri professionisti.
Da giorni molti i cittadini, sui social, si lamentano delle condizioni della città ma soprattutto dell’asilo e delle scuole comunali invase dall’acqua e si rivolgono ai consiglieri di minoranza affinché facciano qualcosa.
Negli ultimi mesi abbiamo presentato 14 interrogazioni, diverse mozioni, decine di richieste di accesso agli atti amministrativi alla maggior parte dei quali, nonostante le ultime dichiarazioni della Lista Bartolacci, non è mai stato dato seguito nonostante le decine di diffide e chiesto più volte di poter effettuare un sopralluogo agli istituti scolastici, al depuratore e al biodigestore senza essere stati mai autorizzati.
Sono passati 5 anni e sei mesi dall’insediamento della Giunta Bartolacci al governo della nostra città, e dal cambiamento del colore politico di chi dirige Tuscania.
L’alternanza è una caratteristica propria della democrazia, per cui nulla di cui stupirsi se, circa ogni 5/10 anni, cambia la compagine di maggioranza e si modificano idee, le scelte e valori che la sottendono.
Altrettanto essenziale affinché la democrazia possa dirsi compiuta, è il ruolo istituzionale che deve essere riservato e garantito alla minoranza. Forse non tutti sanno quanto sia delicato, e al tempo stesso importante, fondamentale e irrinunciabile il compito dell’opposizione. Ciò precisato, ci corre l’obbligo di continuare a portare all’attenzione dei nostri concittadini il clima che l’attuale maggioranza ha istaurato e con cui gestisce regolarmente tutti i rapporti politici con la “forza” di minoranza; clima che rende difficile e molto spesso arduo svolgere quel compito che dovrebbe esserci destinato e assicurato.
E’ prassi troppo spesso frequente quella di cassare con riprovazione ufficiale ogni nostra proposta, senza neppure valutarla attentamente nel merito. Tanto ripetuta da far apparire regola consolidata il fatto che vengano, nella maggior parte dei casi, respinte le mozioni o gli emendamenti di minoranza come a dire: “non interessano le idee in sé, ma solo la parte politica che le ha partorite”.
Non è una scusa, ma le condizioni in cui siamo costretti ad operare non ci lasciano grandi spazi di manovra e non sono certo le migliori per chi, come noi, vorrebbe verificare e criticare le azioni della giunta Bartolacci, e, seppur con le debite differenze di ruoli, offrire il proprio contributo costruttivo nell’interesse superiore della città.
Ci troviamo confinati in una situazione in cui anziché poter esercitare l’ufficio che la democrazia vorrebbe ci fosse garantito, finiamo per essere considerati solo dei disturbatori pretestuosi, ridicolizzati con malcelata ironia, fino ad essere alle volte addirittura ritenuti in malafede o farneticanti.
Tutto questo non ci ferma, né dissuade dal proseguire con passione rivendicando a gran voce il nostro ruolo, e continueremo a presentare tutte le nostre iniziative sempre ispirate al bene comune.
Intanto il progetto della giunta Bartolacci per l’amministrazione e lo sviluppo della città, sta mostrando la stessa difficoltà che incontra una papera quando si trova in uno stagno con poca acqua per cui non riesce a galleggiare così come è abituata a fare, ma l’acqua ormai è arrivata al collo e Tuscania rischia seriamente di affondare.
I Consiglieri di minoranza