Arruolamento volontario - 1831 - Toscanella

Vai ai contenuti

Menu principale:

Arruolamento volontario - 1831

Scrivono per noi > Alberto Eusebio Arieti
NOTIFICAZIONE SULL’ARRUOLAMENTO VOLONTARIO PER LE TRUPPE DI LINEA. DI ALBERTO EUSEBIO ARIETI.
Il 7 giugno 1831 il Presidente delle Armi Giuseppe Ugolini di Macerata,  che rivestiva quella carica dal 1828 per il rafforzamento dell’esercito che fu ampliato e  di cui  si avviò il processo di professionalizzazione,  notificò a tutti i comuni dello stato pontificio che il Papa Gregorio XVI , il benedettino Bartolomeo Cappellari di Belluno,   volendo dare all’ordine pubblico ed alla tranquillità generale dei cittadini,  per via di forza armata,  il fermo sostegno ,  decretò di provvedervi con l’accrescimento della Pontificia Truppa di Linea con ottomila uomini, col mezzo dell’arruolamento volontario.



Chiunque di onesta e civile condizione appartenente alla Milizia Pontificia condusse e consegnò al comandante delle guarnigioni 100 reclute idonee ebbe il grado di Tenente. Chi ne portò 200 fu Capitano, chi 600 Maggiore, chi 800 Tenente Colonnello, chi 1.600 Colonnello, tutti col soldo e gli oneri corrispondenti.
Inoltre i Cadetti, gli Aiutanti sottufficiali, i Sergenti Maggiori ed i Sergenti che presentarono 50 reclute furono promossi al grado di Sottotenente, i Sottotenenti al grado di Tenente con altrettante, i Tenenti che presentarono cento reclute al grado di Capitano.
I Comandanti delle guarnigioni, quando trovarono le reclute atte al servizio, segnarono il loro arruolamento e dal giorno del medesimo queste furono pagate di soldo e mantenute a carico del Governo.
Non fu accettato né arruolato chi non aveva la figura e la costituzione adatta al servizio militare e la statura idonea, chi era sposato, chi aveva dei difetti fisici, chi non aveva pregiudizi.
I nuovo soldati avevano inoltre l’impegno dell’obbligo di servire fedelmente per quattro anni consecutivi.
Tutti coloro che si adoperarono al reclutamento volontario si premunirono di una Lettera credenziale che fu rilasciata dal Presidente Giuseppe Ugolini, dal Generale Comandante delle Truppe Pontificie, dal Preside della Provincia e dalla Distrettuale Autorità Governativa.
Le reclute volontarie furono condotte ed accettate a Roma, Frosinone, Civitavecchia, Civitacastellana, Spoleto, Perugia, Macerata, Fermo, Ascoli Piceno, Ancona, Pesaro, Bologna e Ferrara.
La notificazione fu prodotta, per la diffusione, a Roma nella stamperia della Reverenda Camera Apostolica.
Come si evince, durante il periodo dello Stato pontificio, nella Provincia del Patrimonio di San Pietro in Tuscia,  come in tutte le altre,   la coscrizione non era obbligatoria ma solamente volontaria.

 
Copyright 2024. All rights reserved.
Torna ai contenuti | Torna al menu