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IN RICORDO DI GUIDO GUIDASCI
Chi era Guido GUIDASCI? Probabilmente le persone anziane lo ricorderanno, ma ormai la maggior parte dei Tuscanesi non ne avrà sentito nemmeno parlare. Eppure Guidasci è stato un personaggio erudito degli anni 1920 – 30, un uomo di vastissima cultura, anche se la sua figura è rimasta nell’ombra.
Di questo personaggio poco si conosce, però, dall'atto di morte si viene a conoscenza che è nato a Canale Montenaro (Roma) ed è deceduto a Tuscania il 19 marzo 1933 a soli 43 anni; era coniugato con Maria SPAGNOLI, dalla quale ha avuto tre figlie: Elvira, Antonietta, Marcella, e Nadjesda. Svolse la sua attività lavorativa presso le ferrovie dello Stato, ma era un umanista e poliglotta nato. Dopo l'epurazione operata dal regime fascista, fu costretto a lasciare il lavoro e, per sopravvivere, cominciò ad impartire lezioni private, profondendo il suo sapere in favore degli umili ed di quanti chiedevano il conseguimento di livello culturale più elevato. Parlava e scriveva correttamente sette lingue. Compose poesie e novelle, ma compilò anche un vacabolario italiano–russo.
Visse gli ultimi anni della sua vita a Tuscania. Era una figura molto nota e facilmente riconoscibile per i suoi lunghi capelli, il cappello nero di feltro; evidenziava un fiocco nero al collo. Fu una persona umile e mantenne sempre integra la sua fede politica, senza mai scendere a patti con il regime fascista, dal quale poteva trarre benessere e sicura notorietà. Fu grande amico del pittore Giuseppe Cesetti, al quale dedicò una bellissima poesia dal titolo "Inno a Tuscania".
Collaborò quale direttore responsabile del giornale quindicinale, locale, "Fiammetta". Come idealista, ha lasciato un grande esempio di coerenza, ma fu presto dimenticato. Di lui restano le spoglie, tumulate nel nostro cimitero: così parla al frettoloso viandante l'epigrafe cimiteriale "E canterò finchè l’avida fossa\non mi dischiuda l’eterna deriva\ ignudo letto preparando all’ossa\ sulla marmorea pietra, poi, si scriva:\ cantò, libero almen, se non giocondo.\ tutta schernendo l’empietà del mondo. L’Amministrazione Comunale 1990.
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Segnaliamo al lettore almeno le sue opere:
• Aforismi brutali (200 pensieri originali)
• Lectures Françaises pour les Italiens d'aujourd’hui (letture francesi)
• Das Heulige Deutschland (letture tedesche)
• Rukovodstvo russkavo jazycà (letture russe)
• Russko Italijanskj svolvar (dizionario Russo Italiano)
• Niccolò 3 – Marchese d’Este (dramma storico in 3 atti)
• Gocce di sangue (liriche)
• I Canti (I volume)
• Carmen Triumphale
• Ciò ch’egli vide in sogno (romanzo)
• Etra occhi–nera (poemetto)
• Opere filologiche (antologia russa, tedesca, francese e vocabolario russo-
Luigi Tei