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2. RIFORMA AMMINISTRATIVA: I "SEI DEL POPOLO".
Si trattò, naturalmente, per Tuscania di un semplice cambiamento di "padrone"; tuttavia la struttura amministrativa comunale subì qualche modificazione: accanto alla figura del podestà, di nomina capitolina, troviamo i "Sei del Popolo". Ad essi si trasferì la gestione della vita amministrativa, che prima veniva diretta il Podestà, la cui attività rimase, per sempre, circoscritta al campo giudiziario e poliziesco, anche se prendeva parte alle sedute consiliari.
Con l’istituzione dei "Sei del popolo" si evince una ripresa del ceto artigiano e commerciale, dopo la definitiva scomparsa del "Capitano del popolo", al tempo della "signoria degli Orsini", intorno al 1275.
I "Sei del Popolo" si evolveranno nei "Tre Anteposti", poi nel "Priorato", con cinque "priori", ridotti successivamente a quattro, di cui uno sarà il "Gonfaloniere del Popolo" e gli altri tre si chiameranno "Anziani del Comune".
Ma di questo vedremo in seguito.