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Quando ha iniziato ad allenarsi con il Tuscania calcio nel lontano 1947 indossava ancora la tonaca da seminarista e, nonostante la limitata libertà di movimenti, incantò subito allenatore e tifosi per la velocità mista a potenza e, soprattutto, per la sua innata eleganza. Renato Fioravanti classe 1929, capocannoniere del campionato di serie B 1955/56 con la maglia del Palermo, lo stesso anno in cui i siciliani approdarono in A, giocatore della Roma di Sarosi, e poi via via di Salernitana, Cagliari e Marzotto Valdarno, si è spento il 29 dicembre scorso a Tuscania portato via da un male incurabile.Aveva tirato i primi calci ad un pallone nella squadra del seminario di S. Maria della Quercia a Viterbo assieme a don Angelo Gargiuli, al papà di don Flavio Valeri e ad un certo Luigi Petroselli, futuro sindaco di Roma.Dopo aver esordito a diciassette anni con la maglia del Tuscania in serie C viene subito acquistato dal Grosseto squadra con la quale vince, con 34 gol, la classifica cannonieri nel 1948/49.L’anno successivo è in serie B con la Salernitana e, ancora una volta, si aggiudica la classifica dei migliori realizzatori.Arriva quindi al Palermo nella stagione 55/56 e, a suon di reti, porta i rosanero in serie A.Ma non sono solo i suoi gol a far vincere il campionato. Nella gara interna con il Brescia, diretta concorrente per la vittoria finale, Fioravanti segna una rete nei minuti iniziali. Poi il portiere siciliano, Angelini, si infortuna ed è costretto ad uscire. Non ci sono sostituzioni, all’epoca non esisteva la panchina, così il nostro si toglie la maglia da centravanti per indossare quella numero uno e con una serie di strepitose parate salva il risultato e consegna di fatto ai rosanero la serie maggiore.L’anno successivo viene acquistato dalla Roma di Sarosi e di un certo Nordhal. Incomprensioni con il tecnico ungherese, che non se la sente di mettere da parte un mito come Nordhal, a fine carriera e appesantito nei movimenti, impediscono di fatto al tuscanese di esordire in serie A costringendolo a girovagare per i campi di serie B salvo ogni anno far rientro alla Roma per la preparazione pre campionato.Così nel 1959, dopo aver strabiliato con le sue prodezze a Cagliari, Fioravanti decide di abbandonare momentaneamente il calcio e riprendere gli studi diplomandosi all’Isef. Continuerà a giocare per tutti gli anni ’60, come allenatore/giocatore con la Viterbese e poi con il Montefiascone.Allenerà la rappresentativa regionale e poi, per 31 anni, si dedicherà ad insegnare educazione fisica nelle scuole della sua città trasmettendo a generazioni di tuscanesi l’amore per lo sport.Quello vero, con la “S” maiuscola, quello fatto di stile, eleganza e professionalità: qualità indiscusse dell’indimenticabile professor Renato Fioravanti.
Giancarlo Guerra
Didascalie foto
Foto 1: In seminario con don Angelo Gargiuli, Luigi Petroselli e il papà di don Flavio Valeri (1946).
Foto 2: In azione al Flaminio con la maglia della Roma (1956).
Foto 3: L’esordio con il Tuscania il 21 marzo 1948.
Foto 4: Portiere nella gara Palermo - Brescia (1955/56).
Foto 5: Esordio e primo gol col Tuscania.
Foto 6: Con Italo Mattei nel Tuscania.
Foto 7: Palermo 1956, stadio La Favorita.
Foto 8: Allenatore della Viterbese negli anni